Descrizione
C’è un cittadino andriese tra i deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Michele Di Palma, nato ad Andria il 10 gennaio 1923, lavoratore generoso, instancabile e responsabile, è stato ricordato questa mattina e insignito alla memoria della medaglia d’onore insieme ad altri due cittadini della Bat, nella cerimonia promossa dalla Prefettura Bat presso il Liceo Scientifico “Cafiero” di Barletta, per la ricorrenza della “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale.
A consegnare la medaglia ad una dei suoi quattro figli è stata la prima cittadina andriese, avv. Giovanna Bruno con il Prefetto Silvana D’Agostino.
Michele Di Palma, all’età di 19 anni, nel 1942 fu chiamato al servizio militare con destinazione Foggia. In occasione di un breve permesso, il 25 novembre 1942 incontrò suo fratello Pietro, carabiniere in servizio a Predappio, il quale gli confidò la sua crescente preoccupazione per il futuro dell’Italia. L'8 settembre 1943 fu richiamato d’urgenza e partì con altri soldati verso Napoli. Una volta giunti in stazione, i superiori – senza farli scendere dal treno – comunicarono un cambio di destinazione: Mantova. Qui, una volta arrivati, i comandanti informarono i circa 4.000 soldati presenti che Mussolini era stato liberato dai tedeschi e che ora si richiedeva loro di scegliere se unirsi alle forze della repubblica sociale italiana. Nessuno dei soldati accettò e per questo motivo furono dichiarati traditori.
Seguirono momenti drammatici: i soldati furono caricati su vagoni bestiame, sorvegliati da soldati tedeschi armati, e partirono senza sapere la destinazione e, dopo quattro giorni di viaggio estenuante verso l’ignoto, senza cibo e sotto la minaccia costante delle mitragliatrici, arrivarono a Innsbruck. da lì furono trasferiti al campo di prigionia XB di Wietzendorf, dove ebbe inizio un lungo calvario fatto di lavori forzati, fame, freddo, umiliazioni e continue minacce di morte.
Michele Di Palma visse la dura esperienza dell’internamento fino al 7 aprile 1945, quando fu liberato dalle truppe americane e, tornato a casa, si dedicò con passione e impegno per oltre 40 anni al servizio come infermiere presso l’ospedale della sua città. Spinto da uno spirito altruista e da una profonda attenzione verso chi soffre, si dedicò anche all’impegno nel sociale, con particolare dedizione all’assistenza dei malati.
In segno di riconoscimento per la sua instancabile attività, gli fu affidata da Roma la direzione della Sezione di Andria del Tribunale per i diritti del malato.
Di Palma morì il 25 settembre 2007.
In suo onore, il 18 aprile 2010, in occasione della Giornata Europea del Malato, gli fu intitolata una sezione dell’ospedale di Andria. Pochi mesi dopo, il 27 giugno 2010, ricevette presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce il prestigioso premio post mortem “umanizzazione e buone pratiche in sanità".
«Nel recente passato ho incontrato i figli del sig. Di Palma – commenta il Sindaco Bruno - Accanto al ricordo, è emerso uno scrigno di umanità, affidata a tanti puntuali scritti di questo concittadino che ha trasformato gli orrori e le privazioni della guerra, in un suo impegno sociale, sempre aperto alle necessità degli altri.
Un esempio di vita che abbiamo in animo di consegnare alla Città tutta, attraverso iniziative dedicate di valorizzazione di questa storia cruda e per tanti aspetti virtuosa».
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Ultimo aggiornamento: 24 settembre 2025, 13:59