Descrizione
Il Primo Maggio resta un'importante occasione per riflettere su diritti e conquiste, ma anche per denunciare le sfide perse e quelle tutte ancora da giocare.
Dal tasso di disoccupazione ancora tanto elevato alle frammentarie politiche nazionali sul lavoro; dalla negazione del salario minimo alla disparità di genere nell'accesso al mondo del lavoro e nella retribuzione; dalle troppe morti sui luoghi di lavoro ai latitanti protocolli di sicurezza; dal lavoro sommerso alla mancata salvaguardia di arti e mestieri che genererebbero economia. Il quadro che ne emerge, parziale, è solo un frammento di cosa oggi significhi questa celebrazione. O, forse, di cosa "non significhi più".
Ma resta l'imperativo costituzionale in base al quale "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro" (art. 1).
Lavoro da garantire, da tutelare, da rendere sicuro e produttivo. Perchè così cresce un Paese. Così si alimenta la speranza nei giovani e si consolida la serenità nei meno giovani.
Come comunità cittadina non ci vogliamo tirar fuori da riflessioni e scelte ed ecco che alle analisi proviamo a far seguire le azioni: in questa direzione vanno i tanti progetti presentati e finanziati, che stanno creando occasioni di impiego e stanno generando ecomomia cittadina; così come la scelta di investire sulla formazione per i
nostri ragazzi, puntando alla costituzione dell'ITS Puglia Academy, attraverso cui i giovani possono essere immediatamente reclutati e inseriti nel mondo del lavoro.
Anche tutte le opportunità di sviluppo imprenditoriale e commerciale in Città, puntano a nuove opportunità assunzionali. Poi tutta la valorizzazione della parità di genere, la
salvaguardia dei posti di lavoro nella municipalizzata e in ordine alla gestione dei parcometri; i concorsi e le assunzioni nella pubblica amministrazione che erano fermi a un ventennio addietro. Sullo sfondo c'è tutto l'impegno sulle nuove aree produttive, già reso concreto attraverso il regolamento PIP e la sua attuazione. Le modifiche agli
strumenti urbanistici, in grado di generare una semplificazione operativa che significa riqualificazioni, rifunzionalizzazioni e nuove realizzazioni che passano da professionalità di vario tipo, quindi altro lavoro. Poi la promozione turistica che intercetta l'interesse di tanti giovani e giovanissimi.
Insomma, questo Primo Maggio ha il sapore di un bilancio delle azioni concrete attuate ma anche quello delle aspettative future, con uno sguardo attento e coinvolto al referendum dell'8 e 9 giugno, con ben 3 quesiti incentrati sui temi del lavoro.
Nel ringraziare tutti coloro che generano lavoro e tutti coloro che il lavoro lo nobilitano con dedizione e dignità, assicurando sempre ulteriore impegno per difenderlo e promuoverlo, auguro a tutti un buon primo maggio.
Il Sindaco
Avv. Giovanna Bruno
A cura di
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Ultimo aggiornamento: 30 aprile 2025, 22:17