Descrizione
Il 21 febbraio del 2020 in Italia a Codogno viene acclarato il primo caso Covid. Da lì si è dipanata una storia che tutti conosciamo, che ci è rimasta nella mente e nel cuore. Per qualcuno è un fatto che non ha insegnato nulla, per qualcun altro invece ha insegnato molto. Ma è di tutta evidenza che il peso di eredità morale che il Covid ha lasciato è indiscusso.
Nel 2021 il Senato licenzia la legge istitutiva della Giornata Nazionale della Memoria delle Vittime Covid (Legge n. 35/2021), fissandola al 18 marzo, giorno in cui la città di Bergamo è stata attraversata da un corteo interminabile di camion militari che trasportavano le salme delle persone decedute per Covid destinate alla cremazione, poiché non era consentita nemmeno una ordinaria sepoltura. Nel 2022 l’Amministrazione Comunale individuò nel quartiere San Valentino, che ha rappresentato per molto tempo il simbolo della resistenza al Covid con il suo hub vaccinale, un’area da dedicare al Parco della Memoria.
Nel 2023 l’amministrazione sottoscrive con l’associazione territoriale Legambiente un patto di collaborazione dandole in gestione appunto lo spazio. Nel 2024 quel Parco è stato inaugurato con la partecipazione di tanti famigliari delle vittime andriesi di Covid che avevano comunicato all’Ente comunale l’assenso a che il nome del proprio congiunto fosse in qualche modo inserito in questo elenco della memoria.
«Per la prima volta – ricorda la sindaca Giovanna Bruno – i famigliari hanno avuto la possibilità di guardarsi negli occhi, di conoscersi di più, abbracciarsi, di stringersi la mano, di raccontarsi un frammento della loro esperienza, di tutto ciò che avevano vissuto nel tempo Covid. E in quella circostanza emerse il desiderio di continuare a tenersi in qualche modo legati intorno a questa memoria. Per questo, ed anche per prepararsi a vivere insieme come comunità il Giorno della Memoria che sarà il 18 marzo, ci incontriamo il 20 febbraio alle ore 19 presso il Chiostro di San Francesco nei locali del Food Policy Hub. Un incontro esteso anche a quei familiari che magari l’anno scorso non hanno avuto la possibilità di esserci e si vogliono aggiungere. E’ un modo per restituire un briciolo di dignità a chi è stato vinto dal quel nemico invisibile che ha cambiato per sempre il destino di tantissimi andriesi e di milioni di persone nel mondo intero».
L’incontro servirà per condividere idee sullo sviluppo del Parco della Memoria e sulle iniziative legate al 18 marzo prossimo.
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Ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2025, 11:02