Un volo umanitario da Bari per Zurigo. È stato messo a disposizione della famiglia Torelli dalla prefettura di Bari per consentire il trasporto di Emanuele, ventisettenne in coma vigile in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel 2001. Alla fine si è concluso con un successo il lungo iter avviato dal settore sociosanitario del Comune di Andria per consentire a Emanuele di ricevere cure riabilitative in un centro specializzato. Dopo diversi contatti anche con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Prefettura di Bari ha dato il via libera al volo umanitario internazionale. Il giovane andriese è partito insieme alla famiglia il 19 novembre diretto in Svizzera alla Klinik Valens, un istituto sanitario intensivo specializzato in risvegli. Il volo di ritorno è previsto per il 30 dicembre. Emanuele Torelli era nell'aeronautica militare, specialista di una squadra antincendio che assiste i piloti durante le fasi di atterraggio e di decollo. Il 16 novembre del 2001, tornando da un corso di aggiornamento a Loreto, fu vittima di un incidente stradale lungo la A14 a pochi chilometri da Foggia. Come ha sottolineato l'assessore Marrone: “Il nostro auspicio è che l'iter burocratico molto lungo e complesso per l'ottenimento del volo umanitario possa dare risultati positivi e aiutare le famiglie a non perdere la fiducia nelle istituzioni. Con il nostro intervento abbiamo voluto dare una nuova speranza alla famiglia affinchè il proprio figlio possa riacquistare la maggior parte delle funzioni vitali in tempi brevi”. Il caso di Emanuele Torelli ha interessato molto l'intera amministrazione comunale, sensibile alle problematiche di carattere sociale. Il sindaco Vincenzo Zaccaro ha ricordato: “Quando avvengono tragedie di questo tipo, le famiglie non solo fanno fronte al dolore per la situazione difficile, come quella del caso di cui ci siamo occupati, ma ci sono anche contraccolpi di carattere economico. In casi gravi come questo, infatti, offrire cure efficaci ha costi elevati, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti in centri di cura che molte volte sono lontani. E da questo punto di vista abbiamo voluto offrire il nostro impegno alla famiglia di Emanuele”. TESTO TRASMESSO DALLO STAFF DEL SINDACO

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