Sabato 12 ottobre, alle ore 19, nella sala delle conferenze della biblioteca comunale “G. Ceci” in piazza Sant’Agostino di Andria, Riccardo Riccardi presenterà il saggio “Una famiglia borghese meridionale – I Porro di Andria” (Rubbettino Editore), opera editoriale sostenuta dal Comune di Andria e dalla BCC di Andria. L’autore converserà con il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino; il presidente della “Fondazione Jannuzzi”, l’Onorevole Benedetto Fucci; il Presidente della BCC di Andria, Paolo Porziotta; il docente universitario di Storia Moderna e presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano-Comitato di Bari, Giuseppe Poli. Modererà il giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Luigi Quaranta.
Se molto si è parlato e discusso dell’eccidio delle sorelle Porro, compiuto in quel fatidico 7 marzo del 1946 ad Andria – popolosa città contadina della Puglia latifondistica – per mano di una folla straziata dalla fame, ma anche da indirizzi politici rivoluzionari in voga subito nel secondo dopoguerra, al contrario ancor poco si è indagato sulla formazione sociale ed economica della borghesia agraria pugliese e dell’intero Mezzogiorno.
Oggi questo lavoro, calato nella realtà storica, economica e sociale andriese, mette a fuoco quasi tre secoli della dinastia Porro. Come la maggior parte delle famiglie della borghesia pugliese e meridionale, i Porro non hanno radici nell’antica nobiltà del sangue, ma pur d’estrazione rurale, costruiscono – all’ombra della grande proprietà del patriziato cittadino e del clero – una spettacolare vicenda di mobilità della ricchezza.
La storia dei Porro evidenzia come un innato dinamismo e un grande fiuto per gli affari siano stati la forza necessaria ad abbattere le vecchie eredità feudali e cetuali settecentesche, per affrontare i temi della trasformazione del mercato fondiario e dell’agricoltura “commercializzata”, della mobilità sociale, della modernizzazione degli apparati statali ottocenteschi. Le loro passioni e i loro conflitti offrono un esempio vivo e concreto della famiglia e della vita privata di matrice borghese, attraverso la descrizione di caratteri individuali chiari e precisi.
Una saga familiare, pertanto, che si presenta al lettore con l’interesse di una piacevole narrazione e che grazie ad una ricca documentazione rintracciata in articolate ricerche svolte in archivi pubblici, religiosi e privati, traccia una storia in parte inedita della borghesia agraria, che è stata, senza ombra di dubbio, un pilastro dell’economia e della cultura non solo del Mezzogiorno ma dell’intero paese.

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