Un città di cultura e una cultura della città.
Questo il progetto che abbiamo per Andria con le iniziative avviate nell’arco dell’anno appena concluso. Vogliamo rendere la nostra città un punto di riferimento importante e visibile nel panorama culturale locale, rendendo sempre più forte la connotazione culturale della città. Ma vogliamo anche creare una nuova consapevolezza, soprattutto tra i nostri giovani, risorsa importante per rilanciare la cultura che garantisce benefici a vari livelli: arricchisce, rigenera la mente, offre opportunità di sviluppo e di occupazione.
La formula dell'edizione 2006 “Castel dei Mondi” incarna perfettamente l’idea di cultura che abbiamo. Qualità e grande partecipazione. Perché è facile riempire le piazze con i cantanti più popolari, ma la sfida vittoriosa di questa manifestazione è stata quella di registrare grandissima affluenza anche con spettacoli non proprio immediati. Peraltro, il festival “Castel dei Mondi” è stabilmente inserito nel panorama nazionale (si veda il bando “Nuove sensibilità”) e internazionale (grazie alla partecipazione ai due progetti Interreg “Factory” ed “Ecumenes”). L’attenzione alla qualità è stata testimoniata anche dall’impresa da pionieri di avviare un festival di musica progressiva, genere di nicchia che ha fatto registrare la presenza dei gruppi più rappresentativi del genere. In tale direzione, dobbiamo anche citare il recupero del festival “Suoni del Mediterraneo”, che era stato soppresso l’anno precedente, e che ha registrato performance in anteprima mondiale, con un larghissimo consenso di pubblico. E poi la stagione teatrale che, in quest’ultima edizioni, ha visto un incremento considerevole degli abbonati e dei biglietti veduti. Si è tentato un rilancio anche del Carnevale e della Fiera di Aprile e il cambio di registro ha lasciato una traccia, se è vero che i partecipanti previsti al Carnevale 2007, i quali hanno già aderito al relativo bando, saranno più che raddoppiati rispetto allo scorso anno.
Andria ha accresciuto la sua visibilità anche in ambito culturale con l’esibizione di artisti di fama nazionale e internazionale in occasione dei concerti al Palasport, che è stato anche teatro dello show di Gianni Morandi, che ha dato ad Andria una positiva risonanza nazionale per ben due settimane.
Una nota particolare va riservata all’abbinamento cultura-solidarietà: non c’è stato grande evento culturale che non abbia promosso una o più concreta e fattiva iniziativa di solidarietà. È una strada sulla quale vogliamo continuare, convinti che la cultura sia un bene tanto più prezioso quanto condiviso e diffuso.
A quest’ultimo proposito, abbiamo anche realizzato il sito www.andriacultura.it, con una newsletter alla quale è possibile iscriversi liberamente, al fine di poter essere informati sulla vita culturale della nostra Città e non solo di questa. Sarebbe bello se questo strumento divenisse pian piano un’agorà pubblica, in cui condividere idee, progetti, collaborazioni.
E poi i giovani. L’azione politica, soprattutto nel settore culturale, non può non tenere in considerazione questa risorsa così importante. Ecco come è nata Chiamata alle Arti, ecco come è nato il progetto “In chiostro”, ecco come è nata l’idea di aderire al bando di regionale “Bollenti spiriti” per il progetto “Giovani in centro”: dare un’occasione per valorizzare le proprie risorse culturali.
A tutto questo lavoro per la cultura, si aggiunge quello che viene realizzato ogni giorno a sostegno dell’istruzione. Il lavoro nelle scuole, con le famiglie, il raccordo continuo con i dirigenti scolastici per dare una formazione adeguata agli studenti perché solo così si coltiva l’interesse di sapere e la fame di cultura. Un solo esempio: il “Settembre pedagogico” ha visto riunire tutte le agenzie educative cittadine che insieme hanno aderito ad un rinnovato “Patto di civiltà”, al fine di rimettere in gioco l’idea di una “cittadinanza attiva”. È da queste idee che vogliamo ripartire per contribuire al reale progresso della nostra Comunità civile.