Buon successo di pubblico per l'ottima performance “Tributo a Fabrizio De Andrè, tra musica e poesia”, inserito nel cartellone della stagione teatrale andriese. Ottimo il connubio tra recitazione e musica, tra esilaranti e drammatiche storie, messe in scena con la magia musicale. Al centro dello spettacolo, il cantautore genovese, si racconta, mette in scena tutti i suoi “eroi”, gente semplice e modesta: un brigadiere, una mondana, un pescatore, un ladrone, tutti con una storia di vita paradossale e una morale, non banale, da presentare. Dopo tanti anni dalla sua morte, De Andrè non è ancora passato di moda, il suo modo di esprimersi e le tematiche delle sue composizioni fanno ancora parte della cronaca attuale. Le sue canzoni ci portano alla realtà, alla nostra. Infatti con un applauso, l'unico modo per far sentire partecipe il pubblico di ciò che accade nel mondo nello stesso momento in cui ci si diverte ad assistere ad uno spettacolo, si ricordano le migliaia di vittime del terremoto che ha colpito l’arcipelago haitiano. De Andrè riesce ancora a catturare e coinvolgere il pubblico, riesce ancora a farci meditare, questa volta con la voce narrante di Francesco Piccolo e con il gruppo dei Papaveri Rossi, bravi a coinvolgere, far meditare e far partecipare il pubblico. La location particolare (il palazzetto dello sport riattato per l'occasione)sarebbe piaciuta al cantautore genovese: De Andrè, da sempre un uomo non convenzionale,non sarebbe stato contento di andare in scena in un teatro “borghese”.

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