Si è conclusa a Roma, con una udienza privata dal Santo Padre (un cordiale scambio di doni ed un simpatico siparietto con Papa Francesco che chiedeva qualcosa da…gustare!) la missione ad Andria di una delegazione di cuochi israeliani e palestinesi della Fondazione Taste of Peace Jerusalem, guidata dal fondatore e presidente internazionale, l’armeno Sarkis Yacoubian.
Varie e numerose le iniziative benefiche promozionali svolte sul territorio, tra Andria e Castel del Monte, con il puntuale obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al tema del “cessate il fuoco” in Medioriente.
«Siamo onorati di aver potuto ospitare tale Evento – ha sottolineato l’assessore alle Radici del Comune Federiciano, Cesare Troia – e di aver contribuito a lanciare anche dalla nostra Terra un messaggio simbolico, ma al tempo stesso deciso, per urlare stop alla guerra che dilania le comunità civili israelite e palestinesi. Dalla conferenza stampa a Castel del Monte, alle rassegne artistiche dedicate appunto alla simbologia del maniero Federiciano; dalle esibizioni musicali alle performance di danza ispirate al tema della riconciliazione tra Oriente ed Occidente; dalle occasioni conviviali con ricette tipiche dei due Paesi in conflitto, ai momenti di riflessione e di preghiera comune in sinergia con la nostra Diocesi; dalla raccolta di fondi per scopi umanitari, alla benedizione del Pontefice in Vaticano. Tutto il contesto di questo Evento – ha concluso Troia – si è ispirato in definitiva agli auspici di Pace, di Tolleranza e di Solidarietà. Ne è evidente testimonianza la vasta eco mediatica che l’iniziativa ha riscosso anche a livello regionale e nazionale, fatto questo che regala un legittimo sentimento di orgoglio a tutta la Civica Amministrazione andriese ed all’intera comunità locale».
«La Pace è un sentimento che si costruisce giorno per giorno, magari a passi lenti, ma decisi e determinati – ha rimarcato la sindaca di Andria, Giovanna Bruno – Ed Eventi come
Taste of Peace Jerusalem concorrono, nel loro piccolo, a inseguire l’obiettivo finale. Ma la Pace occorre viverla anche dentro di noi, giorno dopo giorno, ispirando la nostra condotta quotidiana al rispetto degli altri, alla tolleranza, al mutuo soccorso, alla solidarietà. C’è poi una coincidenza particolare – ha continuato Bruno – che va opportunamente sottolineata. I cuochi israeliani e palestinesi nostri ospiti si sono cimentati ai fornelli fianco a fianco proprio alle pendici di Castel del Monte, monumento dal fortissimo valore simbolico ed unanimemente riconosciuto come una delle “Meraviglie dell’Universo”. Mi piace allora pensare che a suggellare questo inedito patto di cultura gastronomica e a fare da garante all’intero convivio sia stato appunto lo Stupor Mundi, storico tutore di Andria Fidelis, singolare e convinto fautore dell’integrazione etnica, politica, sociale, culturale e religiosa tra tutti i Popoli della Terra. L’attenzione dedicata poi da Papa Francesco a questa iniziativa non può che confortarci, rafforzarci e spronarci nel nostro impegno quotidiano in favore della città».

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