La città si prepara al Campionato Europeo di Taekwondo Itf che si svolgerà ad Andria al PalaSport, dal 27 aprile al 3 maggio, grazie al lavoro dell'Assessorato allo Sport del Comune di Andria, che ha coordinato la cura dei dettagli con l'Asd Federico II di Svevia di Barletta, la Fitsport (Federazione Italiana Taekwondo Itf & Sport ), la Eitf (Federazione Europea Taekwondo Itf), la Itf (Federazione Internazionale Taekwondo) e l'Opes Italia (Organizzazione per l'Educazione allo Sport).
Il torneo regalerà grande visibilità alla città, notevoli ricadute positive sul terrtorio e, per gli appassionati, la possibilità di fruire di una competizione di eccellente livello tecnico.
Trenta le nazioni partecipanti, 900 gli atleti in gara per le 5 categorie in concorso (da children a adult, divise anche per genere maschile e femminile), 70 gli arbitri internazionali convocati per i 7 giorni di durata complessiva. La rete di organizzazioni coinvolte garantirà ad Andria una visibilità mediatica davvero notevole: promozione dell'evento in Tv, articoli su testate locali e nazionali, dirette streaming sul canale web europeo e non solo. Anche l'afflusso economico per il territorio, di conseguenza, sarà importante: 20 hotel coinvolti per l'alloggio di atleti e staff tecnici, concrete possibilità lavorative per le attività gastronomiche e turistiche locali.
Secondo l'Assessore allo Sport Giuseppe Chieppa: “Siamo molto felici di poter ospitare ad Andria il Campionato Europeo di Taekwondo Itf, dopo aver proposto in maniera tempestiva la candidatura della città agli enti preposti. Un torneo importante tanto per il lato sportivo quanto per le ricadute economiche e mediatiche che offrirà alla città. Inoltre, questo evento ci permette di arricchire la mole di avvenimenti sportivi offerti alla città. Una mossa non casuale, prevista nel piano di lavoro tracciato dall'Amministrazione e da me personalmente, che intende promuovere un percorso di crescita costante della cultura sportiva, volto a fornire una chiara impronta educativa, in particolar modo ai giovani, tramite l'entusiasmo e i sani valori che forse solo la competizione sportiva è in grado di generare in una maniera così spontanea”.