Si è tenuta questa mattina alla Regione Puglia l’audizione della V commissione sullo stato dei lavori sulla Sp2 Andria-Canosa nel tratto di accesso a Montegrosso per un resoconto della situazione attuale dopo l’ultima audizione dello scorso 15 maggio.
La notizia è che la Regione Puglia ha reso disponibili gli 11 milioni di euro, come dichiarato dal consigliere regionale Filippo Caracciolo, che si sommano ai 2 mln messi a disposizione dalla Provincia Bat, per il progetto di variante con le complanari e l’innesto per Montegrosso. Con queste risorse si potrà procedere, quindi, con il progetto definitivo senza alcuna soluzione provvisoria.
«Mi sono interrogata se scegliere tra mettere in sicurezza così com’è la zona con i fondi disponibili pari a 800 mila euro, oppure realizzare il progetto definitivo – spiega l’assessore alla Visione Urbana Anna Maria Curcuruto presente all’incontro di oggi – Ho avanzato invece la proposta, condivisa subito dal consigliere regionale Caracciolo, dal vice presidente della Bat Lorenzo Marchio, dal Comitato dei residenti di Montegrosso, di procedere in contemporanea con entrambi: subito la messa in sicurezza della rotatoria esistente e contemporaneamente procedere con il progetto definitivo con la realizzazione delle complanari. Non potevamo accettare un’alternativa. Non c’è bisogno di distinguere i due progetti: mentre si progetta, si appalta e si esegue si può mettere in sicurezza la rotatoria perché alla sicurezza non si può rinunciare.
Al territorio di Andria deve essere garantita la piena ed ampia accessibilità: ha l’accesso al porto, alle autostrade, all’aeroporto, alle ferrovie. Non può rinunciare a nessun beneficio che deve essere garantito anche a Montegrosso perché Montegrosso è Andria e non può essere privata dell’accessibilità visto l’importante indotto della trasformazione produttiva agricola che la caratterizza».
Mentre il consigliere Caracciolo ha chiesto di costituire una task force per dare subito avvio efficace alle operazioni, l’assessore Curcuruto ha rappresentato la necessità che il Comune riceva una nota specifica della Regione Puglia che informi sul finanziamento reso disponibile, atto indispensabile per approvare il progetto soprattutto in relazione alle eventuali procedure espropriative che il Comune si troverà a compiere.

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