Il progetto “Sogno o son desktop” intende indagare i sogni delle giovani generazioni fornendo una piccola ma preziosa cassetta degli attrezzi che aiuti i più giovani a credere nei propri sogni, a realizzarli rimanendo sui binari della legalità.
Il progetto si rivolge ai ragazzi e alle ragazze tra i 16 e 30 anni e stimola i partecipanti a “mettere le mani” nei sogni, a impastarli, a riconoscerli, a inseguirli.
Linguaggi artistici e digitali si mescoleranno in un percorso fatto di continue incursioni sui temi più sentiti dai giovani, ma costantemente posti in relazione con il rispetto e con la valutazione delle regole. Ogni sogno ha le sue regole da rispettare.
Il progetto “Sogno o son desktop” prevede 35 attività da realizzarsi orientativamente nell’arco temporale intercorrente tra il 20 dicembre e il 10 aprile, suddiviso in 5 fasi progettuali:
Archivio dell’immaginario
Incubi e dintorni
Sognare ad occhi aperti
Inseguire i propri sogni
Realizzare un sogno
Enti del terzo settore coinvolti sono:
Il Circolo dei Lettori di Andria Aps (Capofila)
Centro Anti Violenza – Riscoprirsi Aps
Centro di Orientamento Don Bosco Aps
Circolo di Legambiente di Andria “Thomas Sankara” Aps
Camminare Insieme Odv
Coop Soc San Francesco
“Il progetto “Sogno o son Desktop?” è il frutto della concertazione avvenuta durante i tavoli di antimafia sociale convocati dal comune di Andria.
Il progetto, diretto al contrasto delle possibili devianze giovanili, -spiega l’Assessore alla Persona, dott.ssa Dora Conversano – si inserisce nel più ampio quadro di attività dei comuni della provincia BAT e finanziate dalla Regione Puglia.
Sono particolarmente contenta che l’idea progettuale provenga da una articolata rete partenariale, il cui capofila è il Circolo dei Lettori di Andria, composta da soggetti che abitualmente lavorano con i giovani e che con i giovani proveranno a lavorare sui loro sogni e sui lori desideri.
Colgo l’occasione – conclude l’Assessore Conversano – per ringraziare il settore Servizi Sociali per l’impegno profuso, tutti i componenti della rete
partenariale e tutti coloro che hanno lavorato per usufruire di questo finanziamento regionale”.