L’incontro di ieri in sala consiliare con il Sindaco Giovanna Bruno, il Presidente Vurchio e l’assessore alla Visione Urbana Anna Maria Curcuruto, ha visto la presenza di numerosi tecnici andriesi, rappresentanti politici ed Associazioni, che hanno riempito l’aula con una partecipazione attenta e viva. Erano presenti i presidenti degli Ordini, degli Ingegneri, la neoletta Antonella Cascella, degli Architetti e rappresentanti del Collegio dei Geometri, insieme a numerosi professionisti, compreso il gruppo del Tavolo Tecnico al completo, che aveva supportato e accompagnato l’Ufficio nella stesura della prima parte delle variazioni delle NTE del Piano Regolatore.

Il Sindaco Giovanna Bruno ha sottolineato la sua determinazione, sia nel dare continuità al lavoro svolto dalla precedente Commissione urbanistica, di cui Lei stessa aveva fatto parte, sia nel dare impulso all’Ufficio, all’Assessore ed ai componenti della sua maggioranza, che si sono tutti impegnati attivamente nei lavori di revisione dei testi, auspicandone la conclusione favorevole ed unanime, possibilmente rapida, comunque entro la prima metà di ottobre 2022.

“Visibile soddisfazione e orgoglio – dichiara l’ass. Curcuruto – da parte dei tecnici nell’aver condiviso lavoro e responsabilità per operare modifiche, significative per il numero e la diffusione della casistica sull’ampio territorio comunale”.

Questa è una delibera che interessa per i suoi riflessi l’intera comunità cittadina – ha detto ieri l’Assessore Curcuruto – perché dietro l’urbanistica c’è sempre l’economia, ma davanti a tutto prevale la socialità dei suoi effetti, interesse che deve essere sempre prevalente. Non è una questione affidata ai singoli, ma all’intero Consiglio Comunale.”

In prospettiva si sta lavorando alla digitalizzazione della cartografia di Piano, che prelude prioritariamente alla revisione del PRG, con il suo adeguamento al PPTR, il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale.

Nei tempi lunghi del raggiungimento di questo obiettivo di programma, si stanno aggiornando le NTA, per andare incontro alle necessità di rinnovo e di rigenerazione del patrimonio edilizio.

Si è aggiunta la riduzione della superficie delle maglie di lottizzazione per agevolare gli interventi penalizzati da una proprietà fortemente parcellizzata, riqualificando zone critiche urbane e periurbane, come ad esempio le “B3 di recupero”.

Non consumo di suolo, ma rigenerazione e riconfigurazione del paesaggio urbano.

Ultimo argomento, l’adeguamento alla recentissima LR 11 del 29 giugno, solo due settimane fa, per consentire indifferentemente nelle aree produttive, l’insediamento di produzione di beni o di servizi (commercio, alberghi, uffici, artigianato o industria), come già accade nel PIP.

Il presidente Vurchio ha concluso auspicando celerità e unanimità.

Non varianti urbanistiche, solo variazioni normative senza aumenti volumetrici o insediativi: norme più flessibili, adattabili ad una realtà in costante e rapido cambiamento.

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