Montegrosso è ufficialmente Borgo della Salute, ovvero “Spazio, luogo, comunità che realizza – come ha detto in apertura della cerimonia formale tenutasi ieri, a Palazzo Belgioioso, il Prof. Marco Tagliaferri, Presidente della rete nazionale dei Borghi – una serie di azioni tese a migliorare la qualità della vita delle persone.

Si da così un giusto valore alla cultura della salute che va conquistata ogni giorno. Nessun sindaco o amministrazione comunale può regalarci la salute: è un risultato che si ottiene con comportamenti virtuosi, non episodici.

Si ottiene con il movimento lento a partire da quando si esce dall’uscio di casa, e deve essere movimento salutistico, non competitivo, non agonistico.

Occorre dunque favorire il movimento nelle comunità, anche tra la popolazione anziana.

Questo movimento ha una importante funzione preventiva, lasciate stare le medicine – ha detto ancora Tagliaferri. Ho girato per le stradine di Montegrosso, sono tutte piane, e allora è possibile promuovere ciclopasseggiate, individuare itinerari della salute dopo aver studiato i percorsi più adatti in cui insegnare a camminare, vedendo le chiese, le fontane, le bellezze anche archeologiche, la natura, la cultura.

Ridare movimento a ciascuno è l’obiettivo dei Borghi”.

I Borghi della Salute, quasi 50 sparsi in tutta Italia, erano 11 a fine 2016, sono un condensato di quattro pilastri fondamentali: movimento, emozioni, ambiente e su tutto l’alimentazione, il primo dei pilastri.

“In futuro – ha detto ancora Tagliaferri – si chiederanno sempre più cibi certificati che diano certezza dell’origine del prodotto che garantisce la sua qualità.

Non si possono più tollerare cibi nei supermercati dei quali non si sa l’origine.

Si pensi che al Sud si consumano alimenti per l’80% del Nord Italia.

Dobbiamo creare Ristoranti della Salute come in Abruzzo con cucina salutistica, cuochi e personale formati a questa cultura, ed utilizare prodotti del territorio ed educando la gente a capire che c’è un cibo che fa bene ed uno che fa male.

Per questo – ha concluso – abbiamo realizzato una Guida “Mangiare bene per vivere meglio” con 10 regole che abbiamo distribuito a tutte le scuole del Molise”.

Il riconoscimento a Montegrosso non è casuale. E’ il frutto di un lento, ma costante processo di valorizzazione delle caratteristiche comunitarie e di qualità della vita di questo luogo dove la cucina tipica ha avuto, e ha, un ruolo decisivo come certificazione dell’orgine dei prodotti e di una trasformazione sapiente tanto da diventare motivo di notorietà internazionale.

Come dimostra il caso di Pietro Zito e del suo ristorante “Antichi Sapori”, premiato da ultimo come il miglior ristorante pugliese nella classifica delle 50 Top Italy-I migliori ristoranti d’Italia 2022, uno dei network del settore più importanti al mondo.

Zito ha rivendicato l’importanza strategica dei giacimenti econogastronomici presenti a Montegrsso, tanto che oltre 15 anni fa richiamarono nella borgata un guru del giornalismo sportivo come Gianni Mura, apprezzato esperto gastronomico di cui Nicola Curci ha ricordato la presenza nel borgo di cui ha sottolineato la originalità assoluta tra qualità di vita, transumanza, senso della comunità, tanto da aver fatto da promotore del riconoscimento come Borgo della Salute.

Alla cerimonia sono intervenuti anche i rappresentanti della Pro-Loco, del Calcit, dell’associazione La Piscara, de I Coloni di Montegrosso ed hanno dato il loro contributo specifico anche Mariangela Zingaro, biologa e nutrizionista, ed il dott. Salvatore Loconte, medico da anni impegnato nella valorizzazione della nutraceutica e della dieta mediterranea.

Tra gli interventi istituzionali anche quello della consigliera regionale, avv. Grazia Di Bari, che ha la delega alla Valorizzazione Turistica, e che ha sottolineato l’impegno speso per promuovere il territorio e la necessità di favorire tutte le declinazioni possibili di turismo, compreso quello della salute e ha ricordato l’attenzione profusa proprio per il borgo di Montegrosso, la sua natura, la sua qualità di vita, tutti fattori di attrazione di un turismo di qualità che occorre stimolare il più possibile.

Durante la cerimonia l’assessore alle Radici, Cesareo Troia, ha descritto l’itinerario dei Borghi della Salute come manifesto degli impegni che ogni comunità deve assumere.

Ovvero “alimentare ogni conoscenza possibile delle scienze della Salute e della Vita promuovendo, e realizzando, iniizative concrete, dando un onesto valore ai comportamenti giusti per avviare una nuova cultura della salute in grado di rendere il cittadino soggetto e protagonista della propria qualità di vita, libero ed autonomo, ma reponsabile delle proprie scelte.

Tutti obiettivi -ha concluso Troia – che si raggiungono attraverso la sana alimentazione, la corretta attività di movimento, la ristrutturazione delle azioni in un ambiete pulito”.

Tutti impegni descritti nelle pergamene che si sono scambianti, ufficialmente, il Sindaco, avv. Giovanna Bruno, ed il Presidente Tagliaferri.

“Anche questo riconoscimento – ha spiegato il Sindaco, avv. Giovanna Bruno – è in linea con la nostra convinzione che tante energie devono essere dedicate e spese per la rivitalizzazione e la riqualificazione del borgo di Montegrosso.

Avere l’attestazione di Borgo della Salute ci aiuta in questo obiettivo, anche perchè questo standard deve essere tenuto vivo, attivo, con una serie di azioni conseguenziali.

Lo sottolineo in continuazione: per noi il Borgo è anche l’emblema di una vita che si può condurre diversamente pur a due passi dalla città.

E in un tempo in cui anche con il Pnrr dobbiamo misurarci con le sfide tese a riqualificare le città anche dal punto di vista ambientale e salutistico, questo riconoscimento con Montegrosso ci mette già in linea, in carreggiata”.

a sx Sindaco Bruno a dx Presidente Tagliaferri

 

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