Ben sei anni di indagini per sgominare una cellula terroristica con base in Puglia e sei le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse su richiesta della procura della Repubblica di Bari, nei confronti di altrettanti indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione all'odio razziale. Solo quattro gli arresti eseguiti poiché due dei destinatari si trovano in Tunisia.
Al centro delle indagini del Ros una cellula di matrice islamista in stretto contatto con personaggi di spicco del terrorismo internazionale e caratterizzata da un acceso antisemitismo e da un'aspra avversione verso gli stati “infedeli”, quali gli Usa e l'Italia. Elemento di spicco dell'organizzazione, Hosni Hachemi Ben Assan, già Imam della Moschea di Andria. L'uomo, il quale aveva anche collegamenti e rapporti con personaggi di rilievo del terrorismo internazionale di matrice islamica, è stato arrestato in Belgio; altri fermi in Puglia, Lombardia e Sicilia. L'indagine, diretta dal sostituto procuratore di Bari Renato Nitti, è stata avviata nel 2007, tramite il monitoraggio di alcune attività dei migranti e quello rivolto ai call center ed internet point.
Dalle indagini è emerso che la cellula terroristica aveva la base logistica ad Andria, all'interno di un call-center gestito dal capo del gruppo, il tunisino che era a capo della locale moschea.
“Forte è lo sconcerto per una notizia che, certamente, da un lato allarma la nostra comunità – afferma il Sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino – ma dall'altro lato non deve assolutamente intaccare quello spirito di accoglienza e di rispetto che ha sempre accompagnato il nostro agire quotidiano nei confronti degli extracomunitari e di coloro i quali professano la religione islamica. Un sentito ringraziamento va all'opera degli inquirenti e delle forze dell'ordine, nello specifico alla procura di Bari ed al Raggruppamento Operativo Speciale dell'Arma dei Carabinieri che ha compiuto l'operazione”.
