“La mafia teme più la Scuola che la Giustizia”. Così soleva dire il Giudice Borsellino. Un messaggio carico di significati che ha “toccato” i ragazzi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di I° grado dell'I.C. “Verdi-Cafaro”di Andria che hanno assistito, lo scorso 11 marzo, allo spettacolo teatrale didattico intitolato “Storie di (anti)mafia”, tratto dal testo di Michele Palumbo e messo in scena dalle compagnie “Il teatro Sospeso” e “Il teatro di Puck”, con la regia di Antonio Memeo e adattamento di Raffaella Ardito, col patrocinio del “Centro Orientamento Don Bosco” e dell'associazione “Libera”- presidio di Andria.
Lo spettacolo , durato 50 minuti, ha interessato molto i ragazzi che hanno seguito con assoluto silenzio l'interpretazione degli attori Antonio Memeo, Mariana Di Bari e Domenico Tacchio, i quali con maestria e padronanza scenica hanno impersonato tre persone che hanno dato al vita per il valore più fondamentale dell'esigenza umana, la libertà.
Un efficace dialogo tra mafia ed antimafia per spiegare al giovane pubblico le conseguenze di una scelta giusta e di una scelta sbagliata attraverso le storie di vita di eroi moderni come Pippo Fava (giornalista e scrittore),Peppino Impastato (speaker in una radio di Cinici) e Rita Atria (giovane diciasettenne figlia di mafioso). Storie di persone comuni, tra cui due giovani, disposte a sacrificare la propria vita per un'ideale di onestà, libertà e di legalità.
Gli alunni hanno potuto riflettere sul tema della mafia, su come essa non sia una realtà lontana, ma un atteggiamento che quotidianamente assume chi predilige la prepotenza e la minaccia.
“E' un modo diverso per fare scuola – dice la Dirigente Scolastica Grazia Suriano – che ha fatto riflettere gli alunni su alcuni capitoli drammatici della Storia d’Italia”.
