Alla nota congiunta di Forza Italia Andria e Movimento Pugliese, all’indomani del consiglio comunale del 30 settembre scorso, replica l’assessore alla Trasparenza Pasquale Vilella, con particolare riferimento ai debiti fuori bilancio ed ai ricorsi del 2015.
«Nel mistificare le informazioni i Consiglieri di opposizione sono diventati abilissimi.
Suscita ilarità l’affermazione della Consigliera Fracchiolla secondo cui l’Amministrazione stia operando solo dopo le sue sollecitazioni. La Consigliera Fracchiolla dimentica che la questione della doppia aliquota IMU 2015 nasce da un obbrobrio causato dalla precedente Amministrazione di centrodestra che ha deliberato oltre i termini le aliquote 2015. Tale scempio amministrativo ha continuato a causare danni ai cittadini andriesi fino al 2018 quando il TAR, con sentenza del 21/03/2018, statuiva la validità della vecchia aliquota fino alla data di delibera e la validità della maggiore aliquota (deliberata oltre il termine) dalla data di approvazione in Consiglio. Tale maggiorazione ha avuto effetti anche sugli anni successivi e fino al 2018 quando finalmente si è giunti all’applicazione delle norme.
Di tale scempio – precisa Vilella – già l’Assessore Tammaccaro si è occupato nel 2021 tant’è che dopo studi, approfondimenti e interlocuzioni con le Associazioni di Commercialisti, CAF e Sindacati, con Delibera di Giunta n. 31 del 17/02/2021 ha reso possibile (allora per il solo anno d’imposta 2015) la regolarizzazione delle posizioni ancora aperte senza sanzioni e interessi proprio in applicazione dello Statuto del Contribuente.
Su questa linea, in continuità del mio predecessore, ho proposto in Giunta un nuovo provvedimento che di fatto ricalcava quanto statuito in precedenza. Tant’è che grazie alla Delibera di Giunta n. 125 del 26/06/2024 i contribuenti hanno la possibilità di sanare la propria posizione anche per gli anni 2016 – 2017 – 2018 godendo dei vantaggi previsti dallo Statuto del Contribuente.
Se dobbiamo ricercare un colpevole nella beffa ai danni dei cittadini – conclude l’assessore – dobbiamo ricordare che chi ha eventualmente pagato in più è stato ingannato dal comportamento non del tutto regolare di chi amministrava in quegli anni. E la buona fede della attuale Amministrazione emerge proprio dalla disponibilità nel ricercare e lavorare le istanze di rimborso di chi ha pagato in più in quegli anni e nella volontà di dare seguito alle istanze di rimborso».