Una notizia che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità andriese e non solo, ma c’è il lieto fine. Giorgio sta bene: un po’ confuso, intimorito e disorientato ma è in buone condizioni di salute. Dopo aver passato la notte con i suoi genitori, questa mattina dopo il colloquio con i carabinieri ed i servizi sociali, è stato riaffidato in comunità. Una decisione questa, spiegano dai servizi sociali, che non è una misura di tipo penale ma avviene con il consenso e la collaborazione dei genitori del ragazzo, perché si definisca un progetto di aiuto e sostegno in una fase evolutiva particolarmente delicata.
Giorgio è stato ritrovato dai Carabinieri ieri sera dopo le 21, in un garage di periferia della città, su indicazione dei genitori che erano stati allertati di una sua possibile presenza. Le circostanze e la dinamica sono al vaglio delle Forze dell’Ordine, il cui ruolo in questa vicenda è stato determinante.
Riaccompagnato in Caserma e avvisato il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di turno ha trascorso la notte nella sua casa e questa mattina ha sostenuto un lunghissimo colloquio, all’esito del quale è stato riaffidato in comunità. Un episodio, quello che visto coinvolto Giorgio, che è la manifestazione più ampia di un disagio psicologico-sociale che serpeggia tra le fasce giovanili della società, purtroppo provata dal consumo-abuso di droga e alcol in una fascia d’età sempre più bassa, addirittura fin dai 12 anni. L’assessorato alla Persona ed il settore servizi sociali ribadiscono quanto sia stato fondamentale il ruolo del Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Andria e del Capitano del Comando Provinciale Carabinieri che si sono prodigati immediatamente per risolvere il caso. Così come fondamentale è la rete attivata sul territorio dai servizi sociali, frutto del lavoro di intesa con tutte le agenzie educative del territorio e le forze dell’ordine, per fronteggiare i problemi dei minori e delle fasce deboli e vulnerabili della società, convinti che la repressione da sola non possa funzionare. Da ultimo, non può passare inosservata l’attenzione e la solidarietà mostrata dall’intera comunità non appena il messaggio della scomparsa di Giorgio è stato diffuso con il consenso della famiglia e del Tribunale dei Minori.
«Il disagio e la fragilità di ciascun ragazzo è come fosse di tutta la Comunità, di una Città intera – ha commentato il sindaco Giovanna Bruno – I nostri figli vivono tempi difficilissimi; molti di loro, nella fase di crescita più critica, sono i figli del COVID, con tutto ciò che questo mostro ha comportato in termini sociali e relazionali. Le considerazioni da fare sono molteplici e riguardano più fronti e più agenzie educative. Il punto è convincersi che si tratta di una sfida comune, quella di tentare di migliorare il tessuto sociale della Città, partendo dalla base, mettendoci tutti in discussione. Ringrazio il comando dei Carabinieri di Andria, ancora una volta preziosissimo e determinante per la risoluzione di questa scomparsa. Gli uomini e la loro professionalità fanno la differenza in tanti casi. Così come ringrazio il nostro settore servizi sociali, un passo avanti a tante altre realtà, lo dico con orgoglio. Il contatto con i genitori di Giorgio, le relazioni con il Tribunale dei minori e l’apporto di tante altre persone, è la dimostrazione che il lavoro in rete porta sempre buoni frutti. Noi facciamo il tifo per i tanti Giorgio di cui dobbiamo prenderci cura, continuamente».