Andria premiata per il suo impegno nella differenziazione di rifiuti. La media percentuale di raccolta differenziata intorno a cui si è assestata nel 2023 (mantenendo il trend positivo anche in questi primi mesi del 2024) è del 75.27%. Questo è valso alla città un contributo regionale pari ad 1.070.323,43 di euro. La Giunta Regionale di Puglia ha approvato nelle scorse ore lo stanziamento di 7,2 milioni di euro provenienti dal fondo ecotassa, per il sostegno ai Comuni che hanno conseguito nel 2023 un risultato superiore al 65% per la raccolta differenziata dei rifiuti. Un aiuto per sostenere i Comuni virtuosi per raccolta differenziata ad investire risorse in interventi di salvaguardia e protezione ambientale del territorio, di tutela igienico-sanitaria delle persone, ma anche finalizzati allo sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio ambientale e alla gestione integrata dei rifiuti urbani. Nelle intenzioni della Regione, tuttavia, c’è anche la precisa volontà di aiutare i comuni a calmierare la pressione finanziaria su Enti e cittadini, dopo l’annullamento, con sentenza del Consiglio di Stato, della delibera del 2021 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha causato un aumento delle tariffe TARI. Come si ricorderà, questa pronuncia del giudice amministrativo di secondo grado, annullando le tariffe previste da ARERA recepite dalle Regioni, ha determinato un aumento significativo, in alcuni casi anche fino al doppio, degli oneri a carico dei Comuni e quindi dei cittadini per il conferimento dei rifiuti in discarica per gli anni 2022 e 2023. Questo milione assegnato dalla Regione, ora, a favore del Comune di Andria potrà essere inserita nel PEF del Comune – il Piano economico finanziario – con un effetto immediato sulla TARI, su precisa indicazione della Regione medesima.
«I nostri uffici sono al lavoro per capire quale sia l’utilizzo ottimale di questa risorsa a beneficio della città – spiega il sindaco Giovanna Bruno – La somma di oltre un milione di euro potrebbe significare per i cittadini di Andria una positiva incidenza sulla TARI, i cui importi si stanno definendo in queste settimane. Certo, sarebbe stata molto più consistente se la TARI non avesse subito il forte incremento a livello regionale, dettato dalla sentenza del Consiglio di Stato. Ma stiamo valutando tutte le ipotesi: certo è che il risultato ottenuto è lusinghiero e ci porta ad affermare che “differenziare” sia la scelta migliore, sia per il rispetto per l’ambiente sia per i benefit economici che si possono raggiungere. Per semplificare: se nel 2023 non avessimo raggiunto questo risultato superiore al 75%, non saremmo stati ammessi ad alcun bonus. Quindi è un risultato di tutta la Comunità, che viene in questo modo premiata. Questo milione di euro non è l’unico ristoro che la Regione ci riconosce. Si aggiungeranno a breve anche le iniziative previste da AGER per una rateizzazione pluriennale degli extracosti determinati dalla sentenza del Consiglio di Stato, proprio per non incidere pesantemente sulle tasche dei contribuenti».

La percentuale di differenziata raggiunta dalla città di Andria ha comportato, altresì, nei primi giorni di maggio, un abbattimento al 20% dell’ammontare del tributo: risultato è che l’ecotassa 2024 – pari a 15,49 euro a tonnellata, sarà ridotta ad euro 3,098 per tonnellata.

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