Anche il Comune di Andria, con l'Assessore all'Agricoltura, per.agr.Renato Mansi, alla Convention delle Città del Vino che inizia oggi.Nel programma si segnalano, per importanza, soprattutto due appuntamenti dedicati alla Puglia: il convegno “Creazione, crescita e difesa dell'identità di un vino: il Primitivo di Manduria”; e la presentazione della “Guida ai vini di Puglia e Basilicata”, edita dalla Gazzetta del Mezzogiorno.Il settore è in fermento se si pensa che le Doc di Puglia e Basilicata, regioni di antica vocazione vitivinicola, sono cresciute passando da 27 a 28. Ultima “nata” è la Doc Matera, ma in Puglia già altre due sono in dirittura d'arrivo. Dopo il caso “primitivo di Manduria” vs “primitivo di Matera”, scoppiato prima dell'estate, le Città del Vino tornano sul tema della difesa dei nomi geografici. L'Associazione Nazionale, rappresentativa di 540 Comuni italiani a vocazione vitivinicola, chiede che nell'ambito della modifica della legge nazionale 164/92 sia data maggiore riconoscibilità alle sottozone “comunali” e ai Comuni che ricadono nell'area di produzione. “Nel caso di Doc ampie- chiarisce Paolo Benvenuti, direttore delle Città del Vino – pensiamo in particolare a una denominazione che consenta di creare varie sottozone comunali. Un vino come il Primitivo di Manduria, per fare un esempio, viene prodotto anche in altre Città come Sava e Lizzano ma di queste spesso non c'è un'adeguata visibilità in etichetta. Siamo convinti che il nome di un Comune sia un elemento qualificante per il vino, di conseguenza ci aspettiamo una modifica della legge 164/92 che tenga conto anche di questi aspetti”. “Il nome di un Comune riportato in etichetta può rappresentare anche un'ulteriore garanzia per il consumatore – aggiunge il presidente delle Città del Vino, Floriano Zambon -. Come avviene nel nostro concorso enologico La Selezione del Sindaco, dove viene sancita un'alleanza tra amministrazione e produttori di vino, più in generale andrebbe posta maggiore attenzione al ruolo dei Comuni vinicoli, a partire da un chiaro riferimento in etichetta. Il nome geografico di un Comune, e penso a Montalcino, a Marsala, a Manduria o a Conegliano Veneto, è un valore intangibile da tutelare e promuovere”. Al tema dell'identità dei vini e dei territori d'origine è dedicato il convegno (sabato 19, ore 10, palazzo municipale di Sava, in provincia di Taranto) dal titolo “Creazione, crescita e difesa dell'identità di un vino: il Primitivo di Manduria”. Interverranno: Vincenzo Russo, assessore all'Agricoltura della regione Puglia; Franco Carbotti, assessore all'Agricoltura della provincia di Taranto; Luigi Primicerj, presidente del consorzio di tutela del Primitivo di Manduria; Pietro Palumbo, responsabile nazionale del settore vitivinicolo della Cia; Paolo Castelletti, del settore vitivinicolo della Coldiretti; l?on. Claudio Franci, membro della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. Sempre sabato mattina, durante il convegno, sarà presentata in anteprima l'ultima edizione della “Guida ai vini di Puglia e Basilicata”, realizzata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, quotidiano presente in queste due regioni da oltre 120 anni. La Guida propone una mappa completa delle 167 aziende dedite alla produzione di vini Doc e Igt. Oltre 1.000 i vini segnalati (rispetto agli 850 dell'anno scorso), dei quali 500 degustati dall'Asi (Association de la Sommellerie Internationale). L'opera, che è l'unica a dare informazioni su tutti i produttori di vini di qualità di Puglia e Basilicata, lo scorso anno alla prima edizione per la grande richiesta è stata ristampata. Per la seconda edizione, che sarà in edicola da lunedì 21 novembre a 8,90 euro, c'è grande attesa.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" ne autorizzi il loro utilizzo.

Chiudi