L'assemblea dei Sindaci del Pit 2 “Nord Barese” ha approvato l'elenco dei progetti da trasmettere alla Regione Puglia per il reimpiego delle risorse liberate dalla misura 4.2 del Pit . Il 29 giugno scorso, infatti, tra il Pit 2 e la Regione Puglia era stato sottoscritto un accordo che prevedeva che per liberare risorse della misura 4.2, per la quale erano state presentate opere già realizzate, occorresse trasmettere nuovi progetti con un livello di progettazione almeno definitivo entro 120 giorni dalla firma dell'accordo. L'elenco delle nuove riguarda,prevalentemente,interventi infrastrutturali a servizio delle aree produttive dei comuni per complessivi 8,25 milioni di euro di cui 3,6 a carico degli stessi in sede di co-finanziamento. L'assemblea dei Sindaci dei Comuni del Pit, convocata e presieduta dal Sindaco del comune capofila del Pit 2, avv. Vincenzo Zaccaro,ha stabilito ieri gli indirizzi per l'utilizzo delle risorse liberate per le opere già realizzate e fatte confluire in un fondo unico, istituito a marzo scorso. Secondo questi indirizzi viene riservata una quota massima del 25% del fondo di risorse disponibili ai comuni che hanno presentato opere rendicontabili in ragione del peso percentuale delle stesse rispetto al rendicontato totale, mentre il 75% restante viene ripartito in capo a tutti i comuni in ragione del numero degli abitanti indipendentemente dall'aver presentato nuove opere. L'Assemblea dei Sindaci ha dunque deciso di inoltrare alla Regione Puglia l'elenco dei progetti utili al reimpiego delle risorse liberate con riferimento alla misura 4.2 del Pit e di stabilire che, laddove entro il prossimo 15 dicembre non dovessero essere validate alcune progettazioni e non dovesse essere assunta la relativa delibera di Giunta Comunale di co-finanziamento, gli importi che si libererebbero verrebbero ripartiti in pari misura tra i Comuni di Trinitapoli, San Ferdinando e Ruvo di Puglia. “Con questa decisione-spiega il Sindaco di Andria e Presidente dell'Assemblea dei Sindaci del Pit 2, avv. Vincenzo Zaccaro – abbiamo cercato di armonizzare il fabbisogno diffuso che le comunità hanno di dotarsi di interventi infrastrutturali collegati allo sviluppo delle aree produttive anche di media dimensione, fabbisogno che giustifica l'opportunità di ampliare la sfera dei Comuni beneficiari, con l'esigenza di individuare percorsi che consentano la concentrazione di risorse su interventi ritenuti prioritari”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" ne autorizzi il loro utilizzo.

Chiudi