In occasione della Giornata Internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne e l’approssimarsi del 28 novembre, anniversario del femminicidio Angrisano, ecco il messaggio della Sindaca Giovanna Bruno

«Era il 28 novembre scorso quando Enza Angrisano veniva brutalmente uccisa da suo marito, con in casa i figli minori.
A distanza di un anno, i numeri di questa mattanza continuano ad essere allarmanti e dietro ogni numero c’è una donna, una vittima, un nome, una storia.
Sembra che più ne parliamo, più iniziative mettiamo in campo, più facciamo sensibilizzazione e più il contatore dei femminicidi avanzi. Questo è preoccupante e disarmante. È come se il maschilismo voglia rispondere all’attivismo con ulteriore escalation di violenza. In qualcuna di noi potrebbe scattare la molla dell’arrendevolezza e invece no, assolutamente no, sarebbe una ulteriore sconfitta. Dobbiamo, tutti imperterriti, educarci, educare.
Non dobbiamo assuefarci a linguaggi scurrili (a partire dai social), sguardi cupi, maniere forti, prevaricazione culturale, dominio sociale. Dobbiamo saper riconoscere, allarmare e denunciare. E dobbiamo parlarne, sempre di più. Parlare della violenza. Anzi: della “non violenza”. Dobbiamo parlare della parità di genere, piuttosto che di maschilismo e femminismo. Dobbiamo essere tutti dalla stessa parte perché a morire sono le donne e a perdere è il mondo intero intorno ad esse».

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