Mons. Raffaele Calabro, Vescovo di Andria, ha scelto la data del prossimo 6 agosto, Festa della Trasfigurazione di Cristo, per affidare alla comunità diocesana il nuovo programma pastorale dal titolo: “Ecco l'Uomo. Gesù Cristo sorgente e modello della nuova umanità”.
“Il Volto di Cristo (che costituisce il logo dell'anno pastorale) dimostra nella maniera più evidente che il Cristianesimo, scrive il Vescovo nella presentazione, non è in primo luogo né una dottrina, né una morale ma è una persona inconfondibile che ama ed è riamata. L'incontro con Cristo, trasfigura, cambia la vita.”
Il Programma Pastorale Diocesano per l'anno 2015-2016 esprime il desiderio di camminare in sintonia con tutta la Chiesa Italiana che si prepara a vivere il V Convegno Ecclesiale Nazionale dal tema: “In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo”. La scelta del titolo del programma pastorale è però determinata, in primo luogo, dal desiderio di dare continuità al cammino intrapreso in diocesi due anni fa allorquando Mons. Raffaele Calabro ha voluto dare un'impronta nuova alla pastorale, invitando la comunità ecclesiale a porsi in ascolto della gente, e delle famiglie in particolare, per capire la direzione da seguire e promuovere un umanesimo fatto di vicinanza e prossimità.
Il Pastore di Andria chiede ora alla comunità diocesana di umanizzare ulteriormente l'azione pastorale e di crescere nello spirito contemplativo. “E' urgente ricuperare – scrive Mons. Calabro riprendendo un'affermazione di Papa Francesco – uno spirito contemplativo che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a vivere una vita nuova”.
Questo anno pastorale caratterizzato da due giubilei (Giubileo della Sacra Spina e Anno straordinario della Divina misericordia), che per buona parte del tempo coincidono, ed in cui è atteso il prodigio della Sacra Spina, dovrà dare alle comunità parrocchiali e aggregazioni laicali, un nuovo impulso nella realizzazione di un vero umanesimo lasciandosi interpellare dalle tante spine confitte nella carne di numerosi fratelli. Dopo aver, infatti, elencato i tanti volti che la fragilità assume nella vita delle persone e della società (l'illegalità diffusa, la disoccupazione, la situazione disagiata di molti anziani, le mille facce dell'abuso e della dipendenza, la malattia, la fragilità dei legami comunitari, la difficile condizione dei carcerati e migranti, la povertà, il tasso elevato di aggressività, il consumo dissennato delle risorse naturali con la conseguente crisi ambientale…), l'invito del programma pastorale è chiaro ed esplicito: far sì che l'umanesimo di Cristo, che ha nella cura e nella preghiera le principali direttrici, divenga l'umanesimo di ogni credente.
La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell'amore misericordioso e consapevole. “La misericordia – sottolinea con forza Mons. Calabro – attiene alla comprensione e alla prassi della Chiesa che ha la missione di annunciare la misericordia di Dio divenuta viva e visibile in Gesù di Nazareth e fare in modo che essa raggiunga il cuore e la mente di ogni persona”.
Abbiamo bisogno in definitiva che, attraverso la comunità ecclesiale, Cristo entri e risani le situazioni che generano abbondanti lacrime in tanti nostri fratelli. Affinché, però, la comunità cristiana abbia lo sguardo di Cristo sul mondo è necessario che essa rimanga costantemente in ascolto del Vangelo e viva in comunione con Lui, “sorgente e modello della nuova umanità”.
Il documento diocesano può essere ritirato a partire da giovedì 6 agosto in tutte le parrocchie di Andria, Canosa e Minervino nonché presso la Curia Vescovile.


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