Porta Sant'Andrea

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La tradizione popolare ed anche storica fa risalire la costruzione di questa porta antica della città di Andria all’anno 1230, in piena epoca sveva; proprio la fedeltà all’imperatore Federico II valse alla città la dedica scolpita sulla porta: IMPERATOR FEDERICUS AD ANDRIANOS / ANDRIA FIDELIS NOSTRIS AFFIXA MEDULLIS (Andria fedele legata alle nostre midolla, ossia fino in fondo al cuore)

Il toponimo “Porta di Sant’Andrea” è dovuto alla circostanza che il luogo in cui sorge la Porta si trova a pochissima distanza dell’antichissimo “Quartiere Grotte” , uno dei primi nuclei abitati di Andria, dove c’era una piccola Chiesa dedicata a Sant’Andrea. La denominazione Sant’Andrea alla zona è dovuta alla tradizione che vuole che da quella porta fosse uscito l’apostolo Andrea che era venuto in Andria con il fratello San Pietro per portare la parola del Vangelo.

La porta, con un piccolo iniziale fòrnice, fu ingrandita e rinnovata nelle strutture nell’anno 1593, come attestato sia dalla data su di essa incisa sia dall’impianto tardo-rinascimentale; successivamente, nel 1770 furono fatte delle aggiunte barocche come oggi si possono vedere sulla sommità. Ulteriori restauri sono stati fatti nell’Ottocento e, grazie ad essi, oggi possiamo ancora ammirare uno degli ultimi baluardi delle antiche mura di Andria.

Sotto l’arco di Porta Sant’Andrea, si trova una pittura ad olio su lastra di zinco, in cornice di legno affissa, antica ma non facilmente databile, sulla quale è rappresentato il Salvatore nelle vesti del risorto in procinto di ascendere al cielo; il dipinto è attorniato da numerose piccole croci votive recanti incisa una data.

Nel 2012 l’Amministrazione Comunale ha provveduto a far restaurare le croci e l’affresco dall’artista Valerio Iaccarino.

Fonte: AndriaApp

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