La chiesa di San Domenico e l’annesso complesso conventuale, furono fatti costruire intorno al 1398 da donna Sveva Orsini, vedova del duca di Andria Francesco I Del Balzo ed affidati in custodia ai padri domenicani. Nel 1809 il convento fu utilizzato per alcuni decenni come carcere.
Dopo essere stato riutilizzato per finalità sociali riferite alla parrocchia, a seguito della pubblicazione del Bando regionale “Bollenti Spiriti” in materia di politiche giovanili circa “Progetti di riqualificazione urbana con specifico riferimento agli interventi di rivitalizzazione economica e sociale rivolti alle fasce giovanili della popolazione”, il Comune di Andria nei primi anni del 2000 ha candidato con successo tale complesso edilizio quale “contenitore” socio-culturale, dopo aver ottenuto la disponibilità ed il possesso giuridico dell’immobile dalla Diocesi, a seguito delle sottoscrizione di un apposito accordo.
Oggi, tali spazi, dopo essere stati completamente recuperati, sono stati riconvertiti a spazi destinati ad attività socio-culturali di supporto alla coesione sociale quale centro culturale e ricreativo per i giovani.
Fonte: AndriaApp