Di seguito alcune considerazioni di Libera, Presidio di Andria,  sull’importante operazione patrimoniale messa, nei giorni scorsi, a segno dalle forze dell’ordine nella Città di Andria.

“Con encomiabile operazione, la Compagnia dei Carabinieri di Andria, ai comandi del maggiore M. Occhiogrosso, coordinati dal procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Bari e dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, hanno aggredito il patrimonio di un malavitoso andriese confiscando diversi beni immobili e patrimoniali.
 Il sequestro prima e la confisca dopo si stanno rilevando le misure di sicurezza con maggior incisione giuridico sociale per combattere la criminalità organizzata, ed ogni tipo di mafia.
 Ancora una volta, come già accaduto per i sequestri di persona, il sequestro dei beni e la confisca diventano gli strumenti determinanti per debellare reati estremamente efferati e socialmente intollerabili.
 In questo modo si colpisce al cuore propulsivo delle attività criminali, sottraendo il profitto, il guadagno e quanto di questo è stato riciclato nell’esercizio di attività di ogni genere e specie.   
Il Presidio andriese di LIBERA, associazione  fondata  per la lotta alla mafia ed alla illegalità, ritiene che operazioni come questa rappresentino un importante segnale alla Città perché stroncano la chimera di un potere economico consistente facile da raggiungere. L’enorme massa di denaro che deriva dalle attività illecite và ad infiltrare il mercato legale locale  e ne determina il contesto. Capire queste determinazioni è il compito più complicato: occorre comprendere in che modo avviene la trasformazione del profitto delle attività illecite  in economia legale. Sono le trasformazioni che bisogna scoprire, bisogna capire come ogni attività illecita diventi  commercio apparente legale gestendo aziende manifatturiere, imprese di costruzioni, flussi bancari, gestione del territorio; in una parola “avvelenamento” del mercato legale. Bisogna fare in modo che tali  somme di denaro non monopolizzino il mercato legale distruggendo ogni lontana idea di libera concorrenza e nel contempo si deve ergere un muro di confine netto e ben preciso fra economia legale ed economia illegale.
 Azioni come questa messa in atto stroncano, anche, l’illusoria velleità che le organizzazioni criminali possano rappresentare per i giovani, con la loro forza attrattiva economica, una fonte occupazionale e di guadagno, diventando contestualmente esempi negativi per tutta la fascia adolescenziale della popolazione.
 Occorre costruire una cultura in grado di dare una risposta a PIETRO AGLIERI capo mandamento SANTA MARIA DI GESU’  di Corleone, mandante dell’omicidio di Antonino Scoppeliti e Salvo Lima, l’AGLIERI  ai magistrati che lo interrogavano disse :< Quando voi andate nelle scuole a parlare di legalità, di rispetto delle regole, di civile convivenza, i nostri ragazzi vi ascoltano e vi seguono. Ma quando questi ragazzi diventano maggiorenni e cercano lavoro, una casa, una assistenza economica a chi trovano?. A voi o a noi? Sig. Giudice, trovano solo a noi. >
 Una risposta all’Aglieri sono le cooperative sorte sui terreni confiscati, realtà, sorte grazie a Libera, che si sono fatte strada negli ultimi e che vincendo la diffidenza del contesto geografico di appartenenza si stanno pian piano sviluppando. Anche ad Andria stanno muovendo i primi passi.
 Il Presidio di Libera, sin dalla sua costituzione, ha sempre espresso il proprio interesse per l’utilizzo sociale dei beni confiscati alla malavita e incentivato la nascita di cooperative per il loro utilizzo. Questa è l’unica possibilità di offrire opportunità di lavoro per alcuni giovani, così come avviene con successo a Mesagne, Torchiarolo, Valle del Marro,con le cooperative sociali di LIBERA  TERRA..
Ad Andria abbiamo gettato le basi con la precedente amministrazione e concluso positivamente l’iter grazie all’impegno ed alla volontà dell’attuale amministrazione; insieme abbiamo superato enormi difficoltà burocratiche, per giungere a formalizzare i primi due significativi atti di  concessione in uso gratuito per finalità sociali di beni confiscati alla criminalità organizzata di proprietà comunale:
terreno in contrada Scinati aggiudicato alla Cooperativa Terre di Puglia – LIBERA TERRA. Per la conduzione del quale la Cooperativa si avvarrà della collaborazione della Cooperativa < LIBERI > di Andria.
palazzina ubicata in via Lagnone Santa Croce assegnata alla Cooperativa Migrantes. Il servizio essenziale previsto nel progetto è il seguente: l’alloggio sociale notturno per cittadini residenti, e non, senza fissa dimora e l’alloggio temporaneo in mini-appartamenti per famiglie residenti che versano in momentanea condizione di fragilità socio-economica.
In particolare l’intento è quello di fornire una urgente risposta ai bisogni primari (dimora, cibo…) ed ai bisogni di natura fisiologica ( igiene personale e vestiario…), nonché di tutelare il primario diritto alla sopravvivenza, messa a rischio da problematiche di natura sociale, affrancando la categoria di utenza “socialmente debole” dalle misure reiterate di sostegno socio-economico ed evitando, conseguentemente, il rischio della cronicizzazione dell’utenza e di un vero e proprio assistenzialismo.
Con questi procedimenti non solo viene restituito alla società un bene immobile illecitamente ad essa sottratto, ma si crea il presupposto per favorire l’accesso di alcuni giovani andriesi e non, nel mondo del lavoro creando qualche nuova opportunità lavorativa.
Che dire dei prodotti che nascono da quei terreni, frutto di una terra liberta dall’ingiustizia, dalla violenza dalla sopraffazione e restituita alle persone. I campi così coltivati sono due volte fertili: terre pregiate da un punto di vista agricole, ma soprattutto perché producono lavoro, dignità, speranza, cambiamento. Lavorare queste terre significa anche lavorare sulle coscienze per superare i vuoti culturali e sociali che permettono alle mafie di proliferare.
Dobbiamo insistere, con maggior forza, su questa linea creando una sinergia di intenti  fra cooperativa assegnataria, presidio ed Amministrazione per raggiungere il fine non solo di far sorgere cooperative, ma soprattutto che siano  produttive, efficienti ed attive in modo da offrire a molti giovani andriesi segnali di speranza per un guadagno pulito e legale. 
L’augurio per Andria è che operazione come quella messa in atto dalla locale Compagnia dei Carabinieri e dai magistrati inquirenti non sia solo la conclusione di un’azione investigativa, ma soprattutto l’inizio di un nuovo modo di pensare e di agire”.
Andria, 4 luglio 2012 

        MICHELE  CALDAROLA
        VITO  LEONETTI

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