Con delibera n. 204/2024 la Giunta Comunale ha espresso parere positivo al cambio di intitolazione della scuola secondaria di I grado “Vittorio Emanuele III” (già nota come Terzo Gruppo), a favore di “Sandro Pertini”, settimo Presidente della Repubblica Italiana e simbolo di lotta per la libertà, la giustizia sociale e i valori democratici.
La richiesta è giunta dall’Ufficio Scolastico Provinciale, giusta la delibera del Consiglio d’Istituto. La Giunta ha accolto così la proposta che la Senatrice Liliana Segre sta avanzando da tempo: cambiare la denominazione di quelle scuole che ancora recano tale nome (poche in verità), in quanto il nome del re Vittorio Emanuele III è legato al regime fascista e le leggi razziali recano la sua firma. Questa scelta riflette una volontà di aggiornare i riferimenti storici a figure più vicine agli ideali della Repubblica e alla memoria collettiva italiana, come già avvenuto in altre città d’Italia.
Si attende ora la pronuncia della Prefettura per il via libera al cambio di nome del presidio scolastico.
La scuola media di Andria, nata come regia scuola tecnica tra fine ‘800 e inizi ‘900, assunse in ossequio alla casa regnante Savoia l’attuale denominazione che ha conservato nel tempo, nonostante la scuola abbia cambiato sede fisica più volte, sino alla fine degli anni ‘50 del XX secolo, quando la “Vittorio Emanuele III” trovò la sua allocazione presso l’edificio in Piazza Trieste e Trento. Divenuta Scuola Secondaria Statale di I° grado con l’avvento della scuola media unica, al nome ufficiale fu affiancato quello, ancora più diffuso in città di Scuola Media Statale III gruppo. Negli ultimi anni è stata più volte reiterata alla scuola l’istanza di cambio di intitolazione scegliendo invece quello di Sandro Pertini, una figura molto amata per la sua integrità e il suo impegno civile.
«Siamo contenti di aver contribuito con questo parere favorevole al cambio di intitolazione insieme alla scuola, alla dirigente, ai genitori e soprattutto agli alunni
– commenta l’Assessore alla Persona, con delega all’istruzione, ins. Dora Conversano – perché arrivare a questa scelta significa ricordarsi del profondo cammino fatto da Sandro Pertini dimostrando a tutti la sua “lungimiranza” e il suo essere “uomo del futuro”. Pertini – conclude l’assessore – ha vissuto e ha speso la propria vita per affermare principi di uguaglianza, solidarietà, libertà, antifascismo e rispetto delle regole democratiche che sono una reale prospettiva morale per tutte le generazioni future. Ora attendiamo la pronuncia della Prefettura».

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