Andria si candida dal finanziamento europeo nell’ambito del programma PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021-2027 e ieri all’ex Mattatoio il primo incontro aperto alle parti sociali interessate dalle misure volte a vuole promuovere e sostenere progetti di innovazione sociale, favorire l’inclusione dei gruppi fragili e migliorarne la qualità di vita insieme a quella della comunità intera attraverso lo strumento della cultura. Andria è stata selezionata, insieme ad altre 38 città del Sud, quale beneficiaria di questo finanziamento europeo. Il Laboratorio Urbano avviato ha visto la presenza di numerosi enti del terzo settore, industrie culturali e creative, istituti scolastici, associazioni e partner istituzionali come la Regione Puglia, il Teatro Pubblico Pugliese e l’Università degli Studi di Bari. L’incontro avvia la fase di co-progettazione per individuare, da una parte, proposte di innovazione sociale che possano efficacemente rispondere ai bisogni individuati dal Piano Sociale di Zona e, dall’altra, modalità e strumenti per l’attuazione degli interventi, quali progettualità da candidare al Programma Nazionale METRO plus e città medie Sud 2021-2027 per l’ammissione al finanziamento. L’entità delle misure previste sono di circa 2 milioni e trecentomila euro di risorse FESR per la riqualificazione di manufatti esistenti e circa 6 milioni e 600mila di risorse FSE, destinati a progetti di sviluppo sociale. «Si tratta di una misura di finanziamento importante dedicata alle città medie del Sud – ha affermato il sindaco Giovanna Bruno – che può consentire una riqualificazione di una o più porzioni del territorio, partendo però dalle opportunità di sviluppo sociale e lavorativo. Quella del Laboratorio Urbano è un’esperienza nuova per la città di Andria proprio per evitare che sia l’amministrazione da sola a scegliere e poi ad imporre alla base questa scelta da declinarsi con azioni concrete. Abbiamo voluto fare il percorso al contrario perché vogliamo che determinate decisioni che riguardano anche un cambio di prospettiva della nostra città soprattutto in materia di sociale, di inclusione, di opportunità, di sviluppo e di lavoro partano dalla base. L’amministrazione ha fatto già una valutazione delle esigenze della città ma vogliamo confrontarci con le parti sociali. Puntiamo alla rigenerazione che la città vivrà nei prossimi anni a partire proprio dal 2024 quando concretamente partiranno i cantieri Pinqua uno dei quali prevede una trasformazione dell’area per esempio della zona di via Barletta, ex mercato generale. Vogliamo interrogarci sulle opportunità che magari quell’area possa diventare un polo culturale e teatrale qualora finanziamenti successivi dovessero consentirci di poter realizzare finalmente il teatro della città di Andria. Intorno al teatro, quindi alla cultura, quindi ai lavoratori artigianali, sartoriali, di musica e di coreografie si può davvero immaginare questo modello di sociale che deve tenere insieme gli enti del terzo settore, le scuole e tanti altri che vogliono affacciarsi a questa fase di condivisione e di co-progettazione e poi di gestione». Seguiranno altri appuntamenti prima di giungere alla scadenza del 30 marzo prossimo imposta dall’Agenzia per la Coesione Territoriale per inviare schede progettuali da sottoporre alla prima verifica di fattibilità.

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