Sentimenti commossi e sempre vivi quelli che accompagnano il ricordo di chiunque abbia conosciuto Michele Palumbo, lo storico cronista della Gazzetta del Mezzogiorno e docente nei licei classico e scientifico di Andria, scomparso prematuramente nel marzo del 2017. Da ieri 17 settembre la Sala Lettura all’interno della Biblioteca Comunale “G. Ceci” è a lui dedicata. L’evento rientra nel più generale progetto finanziato dalla Regione Puglia “Sthar Lab – Street Art” denominato “IL CLUB DELLA MEMORIA” – POR PUGLIA 2014-2020 – Asse VI – Azione 6.7 (www.clubdellamemoria.it) curato e promosso da Andriaground APS e l’Amministrazione Comunale.
E’ l’ultimo step del progetto “Il Club della Memoria”, un percorso di attenzione e di “dovere” umano, professionale e collettivo di un professionista tanto legato a questa città, dopo la realizzazione del murale che rappresenta la “
summa” del pensiero e della figura del docente e giornalista. Un percorso iniziato nel giugno 2021 con un’istanza alla Regione da parte del sindaco Giovanna Bruno e della sua Giunta. Il sindaco Giovanna Bruno, l’assessora alla Bellezza Daniela Di Bari, amici, colleghi, ex studenti, i referenti di Andriaground, alla presenza dei fratelli di Michele, hanno intitolato la “Sala Lettura M. Palumbo” che ospiterà i libri, materiali audiovisivi, una raccolta di tutta la produzione giornalistica e filosofico-letteraria del giornalista , nonché le interviste rilasciate dai soci del “Club della Memoria”, ossia da quanti hanno incontrato, conosciuto o anche solo incrociato il cammino di Michele Palumbo.
«Nessuno di noi è qui per caso – ha detto il sindaco Giovanna Bruno nel suo discorso – E’ questo un momento di memoria collettiva voluto, in cui la comunità si ritrova. Non abbiamo avuto un attimo di esitazione in questo percorso umano che, sin da subito, ci ha visto motivati nel dare il giusto rilievo ad un figlio di questa Città che ne ha dato lustro con il suo stile, con la sua correttezza e serietà professionale, 
doti sempre più rare in un mondo in cui il valore delle persone è annacquato da comportamenti bassi e scomposti, che danneggiano la comunità intera. A questa deriva, vogliamo rispondere con la proposizione di testimoni positivi e autorevoli, che hanno ancora tanto da insegnare a ciascuno».
«E’ gioia piena per noi questo cammino – ha sottolineato l’assessora alla Bellezza Daniela Di Bari 
– Sala lettura e murales a lui dedicati disegnano un itinerario narrativo come una grande operazione artistico-culturale tutta incentrata sulla figura del professor Michele Palumbo, illuminista. Luoghi e percorso denso di memoria, di studio, di domande, di riflessioni, di lettura, di testimonianze, del ricordo, degli aneddoti, del bisogno che Andria ha di raccontarsi e di raccontare il suo patrimonio. Il pensiero di Michele Palumbo è questo: una pietra miliare del patrimonio immateriale cittadino. Donarsi un posto a lui dedicato, in cui poter accedere alla raccolta completa delle sue opere e farlo perché proposto da un cammino condiviso con la società civile ci fa doppiamente piacere ed è cura della e nella città, profuma di eredità culturale. Un esercizio di opera d’arte relazionale e collettiva e opportunità continua di elaborazione di pensieri e di punti di domanda per tratti di strada che ci accompagnano oltre».
Presente all’evento anche il
Circolo della Stampa “S. F. di Sales” con i suoi referenti, Circolo che ha promosso e realizzato nella Sala “Palumbo” una sezione di aggiornamento di testi, studi, analisi, manuali e ricerche sulla professione giornalistica. Circolo di cui Michele Palumbo è stato primo presidente. «Il Club della Memoria – ha ricordato il presidente del Circolo della Stampa Vincenzo Rutigliano, che ha guidato l’incontro – rappresenta una tappa ulteriore di valorizzazione della figura di Michele Palumbo. Il Circolo lo fa già da molti anni, con il Premio giornalistico a lui dedicato che si tiene anche quest’anno e oggi, in questo Club, nasce anche la sezione news dedicata ai temi del giornalismo, comunicazione ed informazione, sezione voluta dal Circolo che cureremo e aggiorneremo costantemente». Aneddoti, ma anche pensieri e ricordi sono stati affidati alla platea. Sui tavoli di lettura le copie della Gazzetta del Mezzogiorno, tanto cara a Michele, il suo moleskine nero ed un volume tra i tanti che hanno segnato il suo percorso. A questo atto di memoria collettiva la famiglia, grata, ha risposto con la donazione del certificato di laurea in filosofia di Michele, affisso nella sala lettura. “Tutto è partito da qui”, ha detto commosso Pippo Palumbo. 

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