“Chiariamo una cosa: a causa dei lavori d’interramento della ferrovia molti alberi verranno espiantati.
Al loro posto, per sicurezza, metteremo dei grandi “tappi” per evitare cadute e inciampi.
Questa operazione la faremo spesso nei prossimi mesi, è tutto previsto e tutto pianificato, e del resto non si può fare diversamente.
Consiglio dunque agli esagitati autoctoni dall’indignazione a comando, di mettersi l’anima in pace e di evitare di urlare allo scandalo un giorno sì e l’altro pure di fronte ad operazioni normalissime.
Non siamo posseduti da nessun istinto di vendetta verso gli alberi.
Tra l’altro in molti casi lo spostamento è temporaneo e poco dopo tutto viene ripristinato come prima.
Ad esempio in piazza Cappuccini. Ne approfitto per precisare che in tutto a causa dei lavori saranno espiantati 150 alberi e l’accordo con Ferrotramviaria è che a fine cantiere ne saranno reimpiantati altrettanti.
Per quanto riguarda tipologia e posizionamento, lo decideremo assieme alle associazioni e ai cittadini interessati.
Quella di questo cantiere è una situazione già di per sé complicata da gestire senza che ci si mettano anche gli avvelenatori di pozzi. Speriamo capirete”.