Alla presenza delle massime autorità civili e militari del territorio e del Vescovo Sua Eccellenza Mons. Raffaele Calabro – il quale ha benedetto l'opera – questa mattina, in piazza Sant'Agostino, è avvenuta la cerimonia di inaugurazione della nuova Biblioteca comunale prof. G. Ceci.
“Per la nostra comunità – ha affermato il Sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino – oggi è una grande giornata. Inaugurare una biblioteca è un segnale di speranza e di fiducia verso il futuro nonostante la crisi economica e le difficoltà del momento. Siamo orgogliosi di quanto fatto e il ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato affinché la biblioteca comunale fosse oggi consegnata alla città. Compiamo così un nuovo significativo ed indiscutibile passo verso la riqualificazione del Centro Storico e verso la rinascita di Piazza Sant'Agostino, dopo anni di oblio”.
“Dopo aver riconsegnato Piazza Duomo riqualificata alla città, i lavori ultimati in Piazza ed in via La Corte, i lavori avviati del Pirp di Largo Grotte, senza dimenticare la prossima apertura dell'Officina San Domenico, procede il percorso dell'Amministrazione Comunale volto a ridare dignità al Centro Storico. Obiettivo – ha concluso il Sindaco Giorgino – è riportare Piazza Sant'Agostino agli splendori di un tempo, risolvendo anche la questione di Palazzo Ieva”.
“Due anni fa qui c'era uno stabile in stato di abbandono con un progetto fermo al palo dal 1994 – ha continuato l'assessore ai lavori pubblici Matera. Oggi offriamo alla città un'opera pubblica fondamentale ed una biblioteca degna di una città di oltre 100.000 abitanti”.
“Siamo certi – ha proseguito l'assessore alla cultura Nespoli – che la Biblioteca Comunale di Piazza Sant'Agostino diverrà il salotto culturale del Centro Storico e dell'intera città. Un luogo finalmente adatto alla formazione culturale e sociale dei nostri giovani”.

Cenni storici e dati
La Biblioteca Comunale di Andria è stata istituita nel settembre 1880 con deliberazione di Consiglio Comunale n.85.
Nel settembre del 1941, in seguito a testamento olografo del 18 aprile 1934 del defunto prof. Giuseppe Ceci, fu accettata la donazione di volumi ed arredi e la Biblioteca Comunale fu così intitolata, su deliberazione del podestà Consalvo Ceci, al prof. Giuseppe Ceci. Dopo alterne vicende, dal 1970 la sede della biblioteca è stata trasferita dal Palazzo Comunale alla sede di via Napoli 9.
Attualmente la Biblioteca Comunale, che può contare su oltre 10.000 utenti annui, possiede circa 42.000 volumi e 15 cinquecentine.

Particolari della Biblioteca Comunale
L’edificio di piazza Sant’Agostino si sviluppa su due livelli, il piano terra ed il piano primo, collegati, oltre che da una preesistente scala nel cortile, da una nuova scala interna e dall’ascensore.
Al piano terra sono state previste le funzioni di biblioteca più tradizionali, quelle che prevedono l'accoglienza, informazioni e prestito, gli schedari, sale di lettura e magazzini chiusi per la conservazione dei libri e archivio storico;
Al livello superiore trovano posto gli spazi non divisi da pareti (open spaces), per la lettura a scaffale aperto dei libri, dei giornali e l’uso dei dispositivi multimediali, nonché gli ambienti riservati ai bambini: è qui che lo spazio si trasforma in una sorta di salotto pubblico, nel quale intrattenersi piacevolmente e liberamente, circondati da tutto quanto può funzionare da stimolo intellettuale. Sempre al primo piano, una sala da utilizzarsi per conferenze, seminari e dibattiti ed una sala per mostre arricchiscono l’offerta della struttura. Infine, due spazi aperti, quello del cortile interno e quello di una terrazza posteriore verso via Orsini, sono utilizzati rispettivamente per mostre e per la lettura all'aperto o al riparo di gazebo.
Nella distribuzione degli spazi è prevista una distinzione dei servizi per il pubblico e servizi interni. Gli spazi per attività culturali e di supporto, direzione e uffici, completano la composizione della nuova biblioteca. Cuore della struttura è la zona a “scaffale aperto”, perché è quello che maggiormente connota la biblioteca pubblica come biblioteca per tutti, un luogo in cui l’utente può accedere direttamente, prendere visione delle novità e sfogliare i libri, scegliere liberamente ciò che gli serve senza dover ricorrere al catalogo.
Particolare attenzione è stata riservata allo spazio dedicato ai bambini, perché il rapporto che si istituisce nei primi anni di vita con il libri e la cultura è destinato a condizionare la vita intellettuale nell’età adulta creando un ambiente piacevole e “ludico”, che incoraggi la lettura come svago e l’utilizzo della biblioteca per fini ricreativi.


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