Archiviata la 4^ edizione di “In Chiostro” la rassegna culturale organizzata dalle ass.ni 'Andria Live, Tablinum' e 'Artisti Andriesi' con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Andria. Grande successo che premia l’intenso lavoro svolto con passione ed interesse dai ragazzi che hanno preso parte al laboratorio “Andria la nostra storia” che ha avuto come principale scopo quello di far avvicinare i giovani alla storia ed alla tradizione popolare della nostra terra attraverso l’arte e, soprattutto, il teatro.
Presente alla serata finale l’assessore alle Politiche Giovanili, il dott. Flavio Civita il quale si è complimentato con il pubblico così numeroso presente alla prova aperta ed ha ribadito “quanto sia importante che i giovani riscoprano le tradizioni popolari andriesi e le salvino dalla frenesia dei giorni moderni. Un ricco bagaglio, patrimonio di una terra carica di storia e di cultura che non può che lanciare messaggi positivi e dispensare perle di saggezza”.
Anche Don Vito, responsabile dell'oratorio P.G. Frassati (luogo in cui si è svolto il laboratorio nonché la prova finale aperta al pubblico) si è complimentato con il gruppo di lavoro ed ha invitato a proseguire il percorso sin qui svolto.
Nell’ambito dei vari incontri susseguitisi è stato fatto un percorso di conoscenza e di studio delle tradizioni legate al modo di vivere dei nostri nonni, al modo di parlare il dialetto che è un po’ cambiato. Si è fatto un rapido ma efficace percorso relativo all’“arte culinaria” di un tempo. A questo proposito, nell’ambito della serata finale, è stato presentato integralmente il bellissimo video, realizzato la scorsa estate nei vicoli del centro storico. Sono state intervistate principalmente le persone anziane che abitano nel centro storico, cercando di carpire i segreti della cucina tradizionale. Si è messa in evidenza anche la differenza tra il modo di scherzare e giocare di un tempo e quello di oggi; si è apprezzata la fantasia dei nostri nonni nel comporre scioglilingua, filastrocche e canzoncine con cui i nostri avi si divertivano ad accompagnare i loro giochi svolti per le strade o nei parchi attigui alle loro case; il loro modo di divertirsi che consisteva, anche, nei racconti divertenti che si facevano quando scendeva la sera e tutta la famiglia si riuniva intorno al fuoco oppure quando si svolgevano lavori a cui partecipava tutto il nucleo familiare come ad esempio la pulitura delle mandorle (skzz’lei l’amell). Si è rilevato che adesso sicuramente esistono molti più giochi, anche un po’ più avanzati e, sicuramente, più tecnologici ma si è persa, in maniera evidente, la componente dello stare insieme, che è insita nello stesso concetto di “gioco”. E proprio questa componente è stata il tema di una piccola piece teatrale intitolata “A casa dei nonni”. A metterla in scena sono stati tre neo attori del vernacolo andriese che con molta spontaneità e passione hanno saputo esprimere la vera essenza della piece: Ratein (Daniela Roberto), U nonn R’ccard (Michele Ruta) e nelle vesti del nipote R’ccard la bravissima Sabrina.
Sono state lette delle storie intitolate “La megghiere du sind’c” e “U gheloisc” contenute nel libro “Accanto al fuoco con i nostri nonni” della Prof. Antonia Musaico Guglielmi. A seguire un momento poetico con la lettura di “Quand’è bell u paios moie”, una fotografia del nostro paese sicuramente ricco di contraddizioni, a volte difficili da vivere e da accettare, ma che, sicuramente, non ci impediscono di amare questa città, ricca anche di cose belle ed uniche.
A concludere la serata un omaggio musicale alla nostra terra, nel senso allargato visto che, oltre a due canzoni originali di Andria “Sand Riccard” e “Mest Raffaeil” è stata eseguita anche un’altra canzone mutuata dalla tradizione barese ma ormai divenuta diffusa anche nel nostra terra e tradotta nel dialetto andriese “Abbasc alla marin”.