18 spettacoli, 2 concerti, 3 incontri tematici, 15 appuntamenti laboratoriali, 3 installazioni, 15 compagnie ospitate (12 dal territorio nazionale e 3 estere: Belgio, Austria, India), 40 artisti ospiti, 500 biglietti venduti, 8 location di cui 7 in luoghi pubblici, 3 piazze, 6 realtà nazionali partner, 12 associazioni del territorio coinvolte. Questi i numeri della terza edizione del Tempo dei Piccoli, appena conclusosi ad Andria. Trasformatasi in Città Bambina, Andria ha accolto più di duemila presenze tra grandi e piccini e si conferma Città per l’inclusione di tutte le diversità e le fragilità. La carovana de Il Tempo dei Piccoli per un mese ha corso attraverso quattro città: Ruvo, Terlizzi, Corato e Andria. Quattro sindaci, quattro assessori, quattro luoghi che hanno deciso di portare avanti insieme un progetto, trasformarsi Città Bambine perché una città a misura di piccoli è più inclusiva per tutte e tutti. Adesso che i cantieri sono stati smontati, il teatrino è a riposo nel suo magazzino e il pensatoio è tornato nel regno delle idee in cui è nato, è tempo di godersi i ricordi più belli dell’ultima tappa del viaggio nel Tempo dei Piccoli 2024.
Andria, grazie alla volontà della Sindaca Giovanna Bruno e dell’Assessora alla Bellezza Daniela Di Bari, ha ospitato questa festa dell’infanzia per la terza volta e così prosegue un percorso iniziato già da tempo che guarda in una direzione precisa: includere tutte le diversità, accogliere le fragilità ed educare alla meraviglia.
«I piccoli hanno partecipato e invitato alla partecipazione con gli occhi ridenti della meraviglia – racconta l’Assessora alla Bellezza Daniela Di Bari – Ci hanno ricordato lo stupore verso le piccole cose, il gioco insieme, il pensare da soli e insieme, l’essere liberi, il desiderio di essere presenti nelle decisioni e proposte, l’attenzione all’ascolto e il fidarsi dei percorsi proposti nello spettacolo dal vivo, per strada, nel cantiere, nelle istallazioni, nei laboratori, ci hanno consegnato il pieno respiro proprio immergendosi nelle piccole cose come il teatrino, il labirinto, il teatro di burattini da osservare e ascoltare attraverso delle finestrelle. Ci hanno ricordato la necessità di un tempo lento, un tempo necessario, un tempo in cui stare dedicandosi a se stessi e agli altri e lasciarsi accompagnare dalle diverse arti. Un tempo per cui inchinarsi all’amore – conclude Di Bari – all’infanzia, alla pace, un tempo denso di utopia, di bellezza, di futuro, di immaginazione, di poesia, di eutopia. Grazie Città Bambina, continuare a dare spazio e tempo a tutto questo è cammino per una città felice a regola d’arte».
Questa rivoluzione ha aperto le porte di numerosi luoghi pubblici della città, come il Castel del Monte con la contemplazione delle stelle insieme alle allieve della maestra Emma Castelnuovo; l’Ex Mattatoio con i divertenti Okidok arrivati dal Belgio tra capriole e risate, lo spettacolo Evelina Centovestiti per raccontare di inclusione sociale; il Chiostro San Francesco con il magico Cantiere Città Bambina, il Pensatorio Ottagonale, laboratori, spettacoli, musica e un labirinto per riscoprire la bellezza del perdersi; l’Officina San Domenico con musica arrivata da lontano e spettacoli per piccolissimi; il cortile della Biblioteca Comunale che ha ospitato per tre giorni il Teatrino più Piccolo del Mondo con il suo Totò degli alberi, un’esperienza più unica che rara per ascoltare la storia del Barone Rampante in un piccolissimo teatrino elisabettiano; e ancora Largo Giannotti che ha acconto tra le sue viuzze gli spettatori di piccoli cinema e teatri viaggianti; e infine la Villa Comunale che per l’occasione è diventata un teatro vegetale in cui sperimentare un percorso sensoriale. Il ringraziamento di questa amministrazione va a tutte e tutti coloro hanno reso possibile questa rivoluzione. Il tempo dei Piccoli è un’iniziativa a cura della compagnia Kuziba con la direzione di Bruno Soriato. Ideata da Carlo Bruni e sviluppata nel contesto di Sistema Garibaldi. Si trasforma in un esperimento collettivo grazie al sorprendente slancio di un eterogeneo gruppo di lavoro e al sostegno di Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Progetto Lego, Megamark, Agrolio, Granoro e Roberika.

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