Dal 1° gennaio 2025, il Building Information Modeling (BIM) diventa obbligatorio per Opere Pubbliche di oltre 1 milione di euro, sfidando le Pubbliche Amministrazioni a una rapida transizione. L’implementazione richiederà formazione, certificazione e adeguamento in tutta la filiera, dall’imprenditoria agli enti gestori.
In Italia, la diffusione del BIM nelle P.A. è stata incentivata dall’emanazione del decreto ministeriale 560/2017. Il nuovo codice appalti (d.lgs. 36/2023) conferma l’impostazione già data dal vecchio codice e prevede che sarà obbligatorio procedere con modalità BIM per tutti gli appalti superiori a due milioni di euro e che a decorrere dal 1° gennaio 2025 le stazioni appaltanti e gli enti concedenti devono obbligatoriamente adottare strumentazione digitale adeguata. Per questo, le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate a formarsi e a rinnovare le proprie procedure avendo il compito di verificare l’operato, e la conformità alle nuove norme intervenute, del lavoro dei liberi professionisti incaricati, o di progettare a loro volta utilizzando il BIM.
Di questo si parlerà lunedì 11 novembre a Palazzo di Città – in sala consiliare a partire dalle ore 9,30 nell’incontro formativo organizzato da Anci Puglia in collaborazione con la SI&A (La Scuola di Ingegneria & Architettura) destinato a Amministratori, tecnici comunali e ordini professionali.
Saranno presenti Fiorenza Pascazio, Presidente ANCI; Giovanna Bruno, Sindaco di Andria; Anna Maria Curcuruto, Assessore alla “Visione Urbana”, Comune di Andria; Roberto Lorusso, Presidente SI&A. Relatore sarà Mariano Dileo, Responsabile AEC SI&A, BIM Manager, Senior BIM Coordinator – Autodesk Certified Instructor.
Quello di Andria è il primo appuntamento destinato ai comuni di Bari e BAT; seguiranno gli incontri di Foggia (per la Capitanata) e Brindisi (per i comuni salentini).