“La procedura per il riconoscimento del marchio IGP per la burrata di Andria rappresenta un grosso passo avanti, grazie in primo luogo alla caparbietà di diversi titolari di caseifici di Andria, i quali costituendo un Consorzio volto alla realizzazione di un disciplinare per l'IGP, hanno posto le basi – spiega l'assessore allo Sviluppo Economico, Benedetto Miscioscia – per rafforzare il brand della burrata di Andria.
La storia legata alla produzione di pasta filata del latte, ovvero dei latticini, nella città di Andria, è ultrasecolare. Una tradizione che man mano si è andata rafforzando grazie all’invenzione, agli inizi del 1900, della ormai famosa burrata per opera del casaro Lorenzo Bianchino Chieppa e divenuta ormai il nostro prodotto principe della produzione casearia a livello mondiale.
Un percorso, quello del riconoscimento IGP, – se tutta la procedura si concluderà positivamente – che non è facile e che vede impegnati intorno al tavolo non solo i vari rappresentati della filiera produttiva, ma anche le istituzioni con la Provincia di Barletta-Andria-Trani ed il Comune di Andria in sinergia con l’assessorato regionale alle Politiche Agricole. Un bel passo in avanti per la nostra produzione casearia che però dovrà perfezionarsi anche con il rafforzamento della filiera produttiva attraverso la produzione di latte, di cui oggi la nostra regione è sottodimensionata.
Tale limite è già stato sottoposto all’attenzione della Regione, evidenziando la necessità di avviare un nuovo PSR che tenga conto di una politica di rilancio del settore zootecnico ed in particolare di quello bovino da latte con la possibilità di realizzare una vera e propria centrale del latte che risponda alle esigenze di far confluire la produzione di latte per la sua successiva distribuzione con livelli di garanzia qualitativa e quantitativa richiesta un processo produttivo importante che potrebbe rilanciare il comparto agro zootecnico provinciale e regionale, creando nuove opportunità di lavoro e di ripresa economica nella nostra Murgia. Questo tema oggi è più che mai attuale atteso che ormai è diventato difficile reperire latte ovino-caprino che, nei secoli, ha costituito la base del famoso “canestrato” diventato ormai un altro prodotto della nostra Murgia sempre più ricercato”.