Un terzo del cibo prodotto sul pianeta viene buttato senza essere consumato. In Italia, ogni settimana finiscono nel cestino circa 524 grammi di cibo a testa, ovvero 27 chilogrammi allanno. Una media che cresce a Sud, arrivando a 602 gr pro capite ogni settimana, ovvero circa 31 chilogrammi all’anno.

Al primo posto nella classifica dei cibi che finiscono nel cestino in Italia c’è la frutta fresca (37%), seguita dai tuberi (25%) e dal pane (21%); le cause sono dimenticanze, calcoli errati sulle quantità necessarie e cibi venduti già vecchi.

Questi sono i dati del rapporto 2021-2022 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, dati dalle cifre importanti, che si traducono in un notevole spreco economico, spreco di risorse vitali, diseducazione e aumento dei rifiuti. Dati che impongono la necessità di una riflessione e di una strategia collettiva.

Dunque, quali sono le strategie per ridurre gli sprechi? Quali le strategie dacquisto?

Per rispondere a queste e altre domande, venerdì 29 settembre l’Andria Food Policy Hub propone un momento di riflessione, in occasione della “Giornata Internazionale della consapevolezza sugli sprechi alimentari”.

L’appuntamento si terrà al CPIA BAT “Gino Strada” e prevede:

  • ore 18.30, Corso di cucina sostenibile: il menù antispreco a cura del progetti “RicibiAMO” e “Capurso Open Village” dell’ass Civita Mariae

  • Ore 20.00, Tavola rotonda con Gabriella De Maglie e Rosa Lagioia del progetto “RicibiAMO”

  • Ore 20.30, proiezione di “Cosa c’è di strano in tutto questo?”, un film di Ivan Fantini, con introduzione a cura di “Verso Sud” con Luigi Piccarreta

  • Ore 21.15, Momento conviviale

“Abbiamo tutto, abbiamo troppo. Ma non per tutti è così – ha affermato la sindaca Giovanna Bruno – Non diamo il giusto valore a ciò che consumiamo e a come consumiamo. Non diamo il giusto peso a quello che acquistiamo, facendolo troppo in fretta diventare spazzatura. Questo è lo spreco. Una cattivissima abitudine, diventata per molti assuefazione. E invece no. Ecco che ne vogliamo non solo parlare, ma soprattutto acquisirne consapevolezza reale, con un percorso di approfondimento sul tema e un incoraggiamento a cambiare stili di vita facendo attenzione alla dispersione anche di una singola briciola di pane”.

Un percorso educativo a cui la nostra città vuole contribuire per favorire processi virtuosi di sviluppo sostenibile, nel solco tracciato dallONU nellagenda 2030 – conclude l’assessora alla Bellezza Daniela Di Bari -. Un percorso che pone le basi per il raggiungimento di obiettivi basati su cinque concetti chiave: Persone, Prosperità, Pace, Partnership e Pianeta. E’ questo il processo culturale coltivato dal nostro Food Policy Hub, che ci offre lopportunità di animare il dibattito e accompagnare la città a compiere passi decisivi allinsegna della sostenibilità integrale”.

L’appuntamento del 29 settembre arriva pochi giorni dopo quello di sabato 23 settembre in occasione della “Giornata europea della produzione biologica”, che ha visto una ricca partecipazione della cittadinanza, nella cornice del centro “Dopo di noi”, in villa comunale. Un’attenzione, quella della cittadinanza, che ci si auspica possa crescere nel tempo, dimostrando sensibilità rispetto a tematiche che riguardano la sostenibilità e il benessere del corpo e del pianeta.

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