Le cifre diffuse dal Movimento 5 Stelle sulla debitoria del Comune di Andria con la ditta Sangalli sul servizio di gestione dei rifiuti non corrispondono al vero, sono quasi la metà e riguardano 3 canoni mensili del 2017 ancora dovuti per circa 2,7 milioni e somme per circa 6 milioni, ed è un calcolo a spanne, per effetto di partite ancora da definire tra i canoni maturati e le somme a credito dell’Ente per effetto delle frazioni di raccolta differenziata per le quali è il Comune che deve ricevere delle somme. E’ cioè la così detta valorizzazione di partite di dare e avere tra ditta che gestisce il servizio e Comune di Andria che paga”. Ricostruisce così i numeri della debitoria il sindaco di Andria, avv. Nicola Giorgino, nel corso della conferenza stampa tenutasi in tarda mattinata a Palazzo di Città in risposta alle dichiarazioni di esponenti del M5S sul tema rifiuti, presenti il consigliere regionale Nino Marmo, il Presidente del Consiglio Comunale, Laura Di Pilato, l’ass. All’Ambinete, Michele Lopetuso. “L’Aro poi – ha proseguito il Sindaco – non attiva alcuna azione nei confronti dell’Ente perchè l’Aro non è creditore nei confronti dell’Ente in quanto svolge le sue funzioni per legge

Quanto poi alle posizioni personali sugli incarichi non intendo replicare. Ho sempre messo a disposizione i miei incarichi, compreso quello di presidente dell’Unione dei Comuni che danno vita all’ARO, per cui se c’è qualcuno disponibile ad assumere la presidenza, approfitto della stampa per dire che sono disponibilissimo a fare immediatamente la successione perchè così è bene che qualcuno cominci a lavorare seriamente”.

Quanto all’Isola Ecologica di Via Stazio il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente, avv. Michele Lopetuso, hanno anticipato che sabato 2 settembre verrà riaperta. “C’è stata una chiusura dell’Isola derivante da una razionalizzazione dei conferimenti nelle piattaforme che ricevono gli ingombranti per eccesso di rifiuti che sono stati scaricati nella stessa Isola. E questo ci dispiace – prosegue Giorgino – perchè c’è stato una sorta di imbarbarimento provocato da alcune forze politiche che hanno voluto esasperare i disagi provocati dalla chiusura trattandosi di rifiuti assolutamente non deteriorabili. Però su questo abbiamo lavorato alacremente in questi giorni e sabato si riaprirà procedendo così alla normalizzazione della situazione”.

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