“La grave crisi economica in atto sta colpendo duramente, purtroppo, anche il mondo dell'editoria e dell'informazione nel nostro territorio.
In questi ultimi giorni, oltre alle già note difficoltà di alcune tv locali, sono anche emerse gravi problematiche in seno alla carta stampata del territorio. A farne le spese sono in primo luogo i giornalisti che vedono numerosi anni di duro lavoro andare in fumo.
Nelle ultime ore abbiamo assistito, quindi, dapprima alla chiusura, ci auguriamo solo temporanea, di “PrimaPaginaBat”, ed ora al programma di interventi proposto dalla proprietà de “La Gazzetta del Mezzogiorno” che oltre all'accorpamento della redazione del nord barese, porterebbe anche al taglio del 30% del costo del lavoro tramite l'applicazione del contratto di solidarietà.
Risulta evidente che in gioco non vi è solo la difesa del lavoro di tanti onesti cronisti o il prestigio di quotidiani con una storia ultrasecolare alle spalle, ma anche l'autonomia e la libertà dell'informazione nel nostro territorio. Esprimo la mia totale solidarietà alla redazione nord barese de “La Gazzetta del Mezzogiorno” ed ai giornalisti e lavoratori della provincia e della regione vittime della crisi in atto anche nel mondo dell'informazione.
Rivolgo un appello agli editori affinché, nel confronto con il sindacato di categoria, si possa coniugare il riequilibrio economico, dipeso dalla crisi del mercato, con la salvaguardia del lavoro e della libertà di informazione del nostro territorio.
Qualora ciò non accada saremmo tutti oggettivamente fortemente penalizzati in quanto la chiusura di un quotidiano o di una redazione vuol dire il silenzio di voci che, invece, oggi, sono protagoniste della libertà di espressione del nostro territorio”.     

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