Il Ministero dei Beni Ambientali e Culturali ha scelto un vaso del Museo Jatta di Ruvo di Puglia per l’invito al Museo del febbraio 2018. Di questo si occupa Giuseppe Brescia – (Libera Università ‘G.B. Vico’ di Andria), in uno scritto nel quale ricorda che il vaso ritrae una scena del gioco, a partire da un giovane che gioca con una palla di pezza segnata nei suoi quadranti, per fronteggiare una giovane ragazza che ‘man-tiene’ in equilibrio sul braccio destro un gatto, mentre la seconda giovane a destra fa volteggiare per aria cinque palline. Agevolmente, si nota che l’animale partecipa del gioco della palla, ma risulta come ‘sospeso’ nell’attimo: braccio destro della donna, di fronte a quello dell’uomo. E la donna si ‘man-tiene’, essa pure, col braccio sinistro sul tripode; mentre l’uomo regge con il proprio braccio sinistro un bastoncino. A destra, invece, l’altra donna “giocoliera” s’impegna con cinque palle in ‘circolazione’. “Man-tenimento” e “circolazione”, diremmo in sede di ermeneutica filosofica, – a memoria della intensa rilettura del celebrato frammento di Anassimandro ( Holzwege, ripresi dallo Heidegger ). Così, l’animale ( gatto ) fa parte della scena del gioco. Mentre, circa duemila e più anni dopo, il cane dei Giocatori di Tailhardat è in posizione passiva, accovacciato per terra, ignaro affatto della scena che lo sovrasta, come una gamba del tavolo; qui, invece, il gatto risulta in posizione prospettica, di fronte alla palla agìta dall’uomo, e con cui esso pure è pronto a interagire. E questo momento della scena, già complessa, è sospensivo, come “l’istante” del classico e platonico Sofista, “assiso tra mobilità e quiete”, alle “Origini della dialettica” ( Raffaello Franchini, 1976; Livio Sichirollo, 1972): lancio della palla; trattenimento in equilibrio del gatto sul braccio della donna. Per ‘man-tenere’ o reggere l’attimo, i due personaggi ‘si man-tengono’, a loro volta, e nello stesso ‘istante’. Dall’altro lato, sul fianco della scena, la giocoliera muove invece e fa girare le cinque palline, lanciandole e raccogliendole dall’una all’altra mano. Così abbiamo la rappresentazione dell’ istante e del divenire, il fluire del Tempo.

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