La città di Andria sta facendo sistema intorno alle grandi sfide che oggi ha di fronte: la questione del cibo si lega con l’ampio tema dei cambiamenti climatici e con tutte le politiche ambientali in atto sul territorio, affrontando, de facto, temi di diritto: diritto alla vita, diritto alla salute, diritto di ciascun cittadino ad un tenore di vita salubre e sufficiente a garantire il benessere delle comunità.

Il Food Policy Hub opera come leva per costruire risposte nuove a problemi e bisogni sociali vecchi ed emergenti, che si presentano aggravati da specifiche condizioni di contesto, di cui l’Amministrazione intende farsi carico in modo nuovo e “intelligente”, con nuove idee (prodotti, servizi, luoghi e reti) che creano valore sociale ma anche nuove relazioni e nuove collaborazioni. Obiettivo del Food Policy Hub è quello di creare una rete tra le persone e le istituzioni che animano e regolamentano i processi legati al cibo della città di Andria per poter costruire insieme nuove strategie di crescita comune e per rispondere in modo sempre più tempestivo alle problematiche esistenti e mettere a frutto le potenzialità del nostro territorio.

Per questo il Food Policy Hub si pone come facilitatore culturale di un processo di crescita che deve necessariamente contaminare e contaminarsi con tutte le esperienze attive in città. E’ il futuro delle nostre comunità a richiedere, a gran voce, strumenti nuovi e approcci sempre più multidisciplinari. Attraverso l’implementazione di politiche che promuovono una produzione alimentare sostenibile, l’agricoltura urbana, l’accesso equo a cibi salutari e la riduzione degli sprechi, possiamo contribuire a costruire comunità resilienti e a migliorare la qualità della vita delle persone.

Con questa ambiziosa visione sono partiti i 5 focus Group tematici: il primo focus si è svolto martedì 16 maggio nella sala Farinelli della biblioteca G. Ceci, si è parlato di Agricoltura Periurbana con Angelo Santoro, presidente della Cooperativa Sociale “Semi di vita”. «Santoro ha raccontato la sua esperienza: la conduzione di un orto sociale urbano, all’interno della città di Bari, che bandisce pesticidi e prodotti chimici, che si prende cura della persona in tutti i suoi ambiti fisici, psichici e sociali e che argina il rischio di esclusione sociale offrendo un luogo accogliente, formativo e lavorativo in grado di consentire un possibile distacco dal circuito assistenziale. Semi di Vita è nel progetto “Pomovero”, nel progetto educativo di produzione dei cardoncelli nelle carceri, con il lavoro svolto dai detenuti, per dare dignità alle persone, alle produzioni e al territorio. Queste è una delle declinazioni delle politiche del cibo che ci piace capire, raccontare e replicare nel nostro territorio» commenta il Food Policy Manager, dott. Nicola Fattibene.

Intanto, oggi, alle ore 16.30, nella stessa location sarà ospitato il secondo Focus Group incentrato sul tema della Sana Alimentazione, con il dott. Michele Sozio, biologo Nutrizionista e attivista Slow Food.

Parallelamente, ha preso il via anche il percorso formativo che vede impegnati 10 referenti che operano nel settore agrifood e sociale alle prese con Marketing, Design Thinking ed una Pitch Competition finalizzata alla selezione dei 3 migliori team che potranno sviluppare, affiancati da esperti, il Business Plan della propria idea innovativa.

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