Ritorna martedì 13 dicembre 2016 l’annuale festa liturgica di S. Lucia, martire del III secolo, vittima delle persecuzioni dell’Imperatore Diocleziano. La sua plurisecolare devozione attesta quanta importanza i cristiani attribuiscono a questa giovane santa che non solo è invocata per la guarigione degli occhi, ma perché resta un esempio di fedeltà a Dio e di amore al prossimo, che va’ assolutamente imitato. Dalla narrazione degli atti processuali che l’hanno condotta al martirio si evince questa bellissima testimonianza.

Interrogata dal giudice, Lucia risponde: “Io sono cristiana e non adoro false divinità ; ma il vero Dio , che sta nei cieli , creatore del mondo, e Gesù Cristo , che ci ha redenti . In quanto poi alla mia dote , io sola ne posso disporre e perciò con tutto il cuore l’ho distribuita alle vedove , agli orfani , ai poveri e hai ministri di Dio”.

Amore a Dio e passione per l’uomo sofferente sono i cardini della cristianità di Lucia. La celebrazione della sua memoria scuoti le nostre coscienze, dilati il nostro cuore e ci doni “ occhi per vedere le necessità dell’altro”.

Essere cristiani non significa estraniarsi dal mondo, ma abitare la città dell’uomo con la forza silenziosa del lievito che fermenta la massa, lo splendore della luce che squarcia le tenebre della solitudine e la squisitezza del sale che dà sapore alle relazioni umane. Noi crediamo e affermiamo con ferma convinzione che “se i cristiani fossero ciò che realmente sono, incendierebbero d’amore la città”.

In allegato programma.

Festa S_Lucia 2016 Andria

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