Al fine di avviare nuove intese operative per interventi mirati ed efficaci in tema di abuso, maltrattamento all’infanzia e violenza di genere, si riunirà domani, 6 dicembre, alle ore 10.30 a Palazzo di Città, l’Equipe multidisciplinare specialistica integrata, che dal 2009 si occupa di questi fenomeni ad Andria, formando gli operatori e definendo le migliori procedure di intervento, attuando le linee guida regionali in materia.

L’incontro nasce dall’esigenza di far fronte ad una situazione che si è fatta molto critica specie nell’ultimo periodo: negli ultimi 20 giorni due allontanamenti per protezione immediata di ragazzi vittime di maltrattamenti in famiglia, una donna con due figli in pronto soccorso per le botte ricevute dal marito, e così via.

Sono le emergenze del Servizio sociale di Andria, episodi che si aggiungono alle oltre 270 situazioni attualmente seguite dagli assistenti sociali per maltrattamenti in famiglia o di violenza domestica, situazioni accentuate dalla pandemia.

Coordinata dal Servizio sociale del Comune, nella persona del dott. Giuseppe De Robertis, al tavolo tecnico siederanno domani i referenti dei diversi servizi coinvolti: Ospedale, Neuropsichiatria infantile, Centro di Cura del trauma, Consultorio Familiare, Centro di Salute mentale, servizi sociali della giustizia minorile, Centro Antiviolenza, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale e, da ultimo nuovo componente, l’ Ufficio scolastico regionale. La scuola, infatti, è ormai ritenuta un’area critica su cui dirigere l’attenzione sia per le dinamiche fra ragazzi sia per gli aspetti di relazione fra docenti e studenti.

L’equipe metterà a punto un programma triennale, all’interno del predisponendo piano di zona, per i percorsi di rilevazione/segnalazione, protezione e cura dei bambini maltrattati.

L’Assessore ai Servizi sociali, Dora Conversano, nel condividere la preoccupazione degli assistenti sociali per l’emergenza costante in cui devono operare, sottolinea il notevole impegno del Settore comunale per un lavoro integrato assai complesso, ringraziando tutti gli attori del tavolo tecnico che si spendono con professionalità su un tema così delicato: «Molto spesso – dice – “ignoriamo”, forse per una autodifesa emotiva e psicologica, l’esistenza effettiva di tali vicende che invece continuano ad aumentare in maniera davvero preoccupante qui attorno a noi e continuano a coinvolgere negativamente sempre più minori in quello che dovrebbe essere il periodo più bello e più ricco del loro percorso di vita».

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