Nella seduta di giunta regionale  dello scorso 5 gennaio, la Regione ha approvato in via definitiva il piano del dimensionamento scolastico per l’anno 2024/2025, recependo in pieno la proposta dell’amministrazione comunale.

Nella precedente seduta del 29.12.2023, la Regione aveva approvato un diverso schema, non tenendo conto della proposta del Comune di Andria, né dei pareri favorevoli alla stessa espressa unanimemente dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Provincia.

La sindaca Bruno, soddisfatta per l’epilogo positivo della vicenda, ha dichiarato: “La decisione della Giunta Regionale del 29 dicembre ci aveva lasciato molto sorpresi. Abbiamo pensato subito si fosse trattato di un errore, attesa la valutazione di una serie di fattori.
Nelle linee guida regionali, infatti, in base al calcolo della popolazione scolastica e agli indici imposti, per il Comune di Andria venivano fuori 9 comprensivi, tutti entro il range imposto di massimo 1350 alunni circa per comprensivo. Altre indicazioni erano quelle di salvaguardare il più possibile il personale scolastico, così come di fare scelte geograficamente sostenibili per contiguità territoriale.
Tutti criteri che l’Amministrazione Comunale ha rispettato in pieno per giungere alla proposta presentata, frutto di un paziente, approfondito e corale lavoro di ascolto, di confronto e di sintesi delle varie idee. Infatti, il piano licenziato dalla giunta comunale e poi inviato alla Regione, aveva ottenuto una larghissima totalità di condivisione da parte dei dirigenti scolastici e delle sigle sindacali.
Non a caso, poi, tale piano ha ottenuto il doppio parere favorevole di Provincia e USR.
La Regione, assai stranamente, nonostante nei giorni immediatamente precedenti alla giunta del 29.12 avesse dato notizie di approvazione di detto piano, ha deliberato in maniera difforme, contravvenendo ai suoi stessi criteri e cioè: ha istituito 8 comprensivi, determinando la soppressione di dirigenze che essa stessa aveva chiesto di scongiurare; ha istituito un maxi comprensivo di 1700 alunni, cosa che essa stessa aveva chiesto di scongiurare attenendosi al limite di 1350; ha determinato soppressione di posti di lavoro di altro personale scolastico; non ha rispettato i criteri di contiguità territoriale e geografica che pure aveva raccomandato nelle linee guida.
Questi sono solo alcuni dei parametri non rispettati con quella delibera del 29.12, oltre al fatto che ne era venuto fuori un piano non approvato né dalla Provincia né dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Tutto così clamoroso che non poteva essere altro che un grave errore.
Sono contenta che abbia prevalso il buon senso e il rispetto di tutto l’iter seguito ed ecco che il 5 gennaio la stessa Regione ha posto rimedio a quanto verificatosi, ripristinando la linearità delle scelte compiute, frutto di una certosina valutazione di tutti gli aspetti in campo.
Ringrazio l’assessore comunale Dora Conversano per il lavoro svolto e auspico che questo nuovo assetto dia nel tempo i risultati sperati, cioè di continuità didattica in tutti i quartieri della Città, con pari opportunità per i vari territori e con serenità per le famiglie.
Ringrazio la Regione per aver posto rimedio ad un problema venutosi a creare, che non sarebbe stato sostenibile né nel metodo né nel merito. Ringrazio altresì tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla redazione del Piano da noi presentato e in ultimo approvato dalla Regione nella sua interezza: mettersi in gioco svincolandosi da logiche personalistiche e lavorando con uno sguardo d’insieme non è da tutti, era una scommessa. Plaudo a chi si è spogliato da logiche personalistiche, per abbracciare logiche plurali e di visione collettiva. Saremo costantemente a fianco di tutti, per dare serenità a ciascuno e per remare tutti dalla stessa parte, per il bene della Scuola andriese e dei nostri ragazzi“.

L’assessore alla Persona Dora Conversano, con delega alla pubblica istruzione, ha precisato: “Con immensa gratitudine apprezzo come la Giunta regionale abbia accolto e approvato all’unanimità e in via definitiva lo scorso 5 gennaio la proposta della Giunta comunale di Andria relativamente al dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/2025, dopo aver ricevuto parere favorevole in merito sia dall’USR e sia dalla provincia BT. La città passerà da 10 istituzioni scolastiche attuali a 9 istituti comprensivi. Si è scelto di mettere in sicurezza il sistema scolastico cittadino creando tutti istituti comprensivi, destinati nel tempo a consolidarsi. In particolare, ad alcuni già esistenti e collaudati negli anni, ne abbiamo aggiunti tre completamente nuovi di cui uno, quello di via Fucá, dovrà andare a regime con la formazione di classi di scuola secondaria di primo grado, in un quartiere che in questo momento è di espansione urbanistica in città. Si è fatta attenzione a salvaguardare le periferie che necessitano di un presidio costante e stabile quale quello scolastico integrale. Si è intervenuti sulle autonomie scolastiche, alcune delle quali a forte rischio numerico di sussistenza nel prossimo futuro. Comprendo benissimo le doglianze di chi si sente in qualche modo toccato, è legittimo. Queste scelte non sono mai indolori, nemmeno per chi le compie. E, nonostante ciò, sottolineo che 7 istituzioni su 10 hanno condiviso questa proposta, consapevoli che si stesse cambiando qualcosa non guardando all’oggi ma pensando al futuro.

Ringrazio il presidente Emiliano e l’intera giunta regionale per aver colto la bontà della proposta dell’amministrazione che dopo anni di rinvii sul tema, si è assunta la responsabilità di decidere per la collettività, anteponendo lo sguardo di insieme sulla città e sulle prospettive di miglioramento dell’ offerta formativa.
Il Piano, così come approvato, salvaguarda i posti di lavoro a tutti i dirigenti e al personale scolastico.
Ringrazio anche la presidente del CISA e tutti i Dirigenti Scolastici che hanno collaborato sin da marzo scorso con incontri e confronti tecnici in merito, proprio per riuscire a fare scelte il più possibile condivise. Siamo fiduciosi che il nuovo assetto darà buoni risultati per tutti”.

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