Martedì 2 luglio alle 17,30 nella Sala Consiliare sarà presentato ufficialmente, con un convegno di studi, il Centro di Giustizia Riparativa istituito dal Comune di Andria, che vede quale soggetto attuatore la Società Cooperativa C.R.I.S.I. ar.l. Onlus. Come disposto dal Decreto legislativo n.150/2022, la costituzione del Centro di Giustizia Riparativa da parte dell’Amministrazione Comunale risponde alla necessità di rendere disponibile il diritto di accesso ai percorsi di Giustizia Riparativa ai propri cittadini.
Al convegno “Giustizia riparativa e comunità responsabili”, organizzato dal Settore Servizi Sociali ed Educativi – welfare, politiche della famiglia, tutela dei minori, non autosufficienza, disagio adulti e povertà, interverranno: il Sindaco di Andria, avv. Giovanna Bruno; l’assessore alla Persona del Comune di Andria, dott.ssa Dora Conversano; la Dirigente del Settore Socio- Sanitario del Comune di Andria, dott.ssa Irene Turturo; la dott.ssa Ilaria De Vanna, Coop. C.R.I.S.I. Mediatrice e formatrice qualificata del Forum Europeo di Giustizia Riparatrice; l’avv. Giangregorio De Pascalis, avvocato Penalista e Presidente della Camera Penale di Trani “Giustina Rocca”; dott. Piero Rossi, Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale; la Prof.ssa Maddalena Di Maglie, dirigente del Liceo De Sanctis Galilei di Manduria. La Giustizia Riparativa è un modello di giustizia “relazionale” volta a promuovere la riparazione del danno causato dall’offesa, attraverso la partecipazione attiva della vittima e dell’autore del reato, in quanto guarda al reato in termini di danno alle persone. Da ciò deriva un coinvolgimento attivo della vittima, dell’autore e della stessa comunità civile nella ricerca di soluzioni atte a far fronte all’insieme di bisogni scaturiti a seguito del reato. Il Centro di Giustizia Riparativa si colloca nell’ambito degli strumenti di tutela in favore dei soggetti coinvolti in procedimenti giudiziari sia perché autori di condotte antigiuridiche sia perché parti offese. La mission specifica è costruire una procedura che prevenga i pericoli del disagio e limiti i danni emotivi e sociali causati dalla commissione del reato, promuova un processo di auto responsabilizzazione degli autori, riduca il tasso di recidiva ed aumenti il livello di sicurezza sociale all’interno della comunità.

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