“In un momento di particolare allarmismo determinato dalla vicenda Xilella che sta interessando in particolare gli ulivi del Salento, ribadendo l’importanza del comparto olivicolo pugliese ed in particolare di quello andriese con circa 14.500 ettari di oliveti e i circa 3.000.000 di piante nel panorama produttivo nazionale, ritengo di dover invitare tutti i nostri olivicoltori -scrive in una nota l'assessore comunale all'Agricoltura – alla necessità di provvedere alle normali cure agronomiche consistenti nell’esecuzione di almeno un’aratura nel periodo di inizio primavera, della potatura e dei necessari trattamenti fitosanitari. Interventi necessari se si vuole perseguire l’obiettivo di prevenire piuttosto che curare, atteso che per prevenire eventuali diffusione batteriche bisogna contrastare lo sviluppo della “sputacchina” ovvero l’insetto che funge da vettore. Fatta questa doverosa premessa è bene evidenziare i successi che la nostra produzione olearia sta conseguendo in particolare negli ultimi anni, grazie anche alla crescita di quella consapevolezza da parte dei nostri produttori che portano alla ribalta la qualità del nostro olio extravergine di “Coratina” che va sempre più affermandosi nel campo commerciale.
Infatti, la ventesima edizione di Biol 2015 concorso internazionale riservato agli oli extravergine di oliva biologici ha riconosciuto ad alcuni produttori della nostra città una bella soddisfazione, che premia l'impegno dimostrato nell'avviare processi produttivi e di trasformazione delle nostre olive a vantaggio dell'intero comparto della nostra produzione olearia della cultivar coratina. Un olio che nell'ultimo quinquennio, grazie alle numerose iniziative messe in campo dall'Amministrazione attraverso le iniziative dell'Assessorato al Marketing e Agricoltura in collaborazione con l'Associazione Nazionale delle Città dell'Olio e il Gal Le Città di Castel del Monte, viene sempre più apprezzato per le sue qualità organolettiche e salutistiche, grazie alle caratteristiche sensoriali determinate dal fruttato da intenso a leggero e dalla ricchezza di polifenoli che gli conferiscono quell'amaro e piccante che oggi stanno diventando il punto di forza che lo distingue da altri oli in commercio. Puntare sulla monovarietà si è rivelato una scelta vincente per distinguere la nostra produzione da quella commerciale in genere rappresentata dal “blend” ovvero miscele. Una strategia che vede oggi alcuni nostri produttori premiati per l'impegno e la costanza profusa in questo campo come all'ultima edizione BIOL 2015 in cui tre produttori andriesi e precisamente l'azienda Agrolio dei F.lli Agresti, l’Azienda Monterisi Nicola e l’Azienda Pizzolorusso Emanuele sono stati premiati rispettivamente con la menzione Extragold metal riservato all'olio “Vecchia Macina”, con la menzione gold metal e silver metal rispettivamente con il “Monterisi Cru Coratina” e il “Monterisi Coratina” ed infine con la menzione Silver metal per l'olio Antica Giara. Un successo avallato anche da altri premi attribuiti rispettivamente nell'ambito del 4° Concorso Internazionale “Oro del Mediterraneo” riservato agli Oli Extravergine di oliva dei paesi del Mediterraneo e dal 6° concorso “Oro d'Italia” riservato agli oli extravergine italiani monovarietali che ha visto le medesime aziende ottenere rispettivamente la menzione di qualità per la categoria fruttato leggero all'olio Antica Giara dell'azienda Pizzolorusso Emanuele, di merito per la categoria fruttato medio all'olio “la vecchia Macina” dell'azienda Agrolio e all’olio Fruttato oro e biologico Monterisi dell'azienda Monterisi Nicola”.