Questa mattina a Palazzo di Città il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino, e l'assessore al Bilancio, Domenico De Feo, hanno tenuto una conferenza stampa relativa al Bilancio di Previsione 2012 approvato la scorsa settimana dal Consiglio Comunale.
“Redigere un bilancio con i pesanti tagli imposti dal Governo Monti non è stato facile. Devo ringraziare in primo luogo il Settore Finanziario ma anche tutti gli altri settori che hanno collaborato alla stesura del Bilancio, comprendendo a pieno il difficile momento per gli enti locali. Siamo orgogliosi di confermare che Andria, rispetto a circa mille comuni che finora hanno approvato i bilanci incrementando le aliquote Irpef o l'Imu, non ha aumentato le tasse in alcun modo. Abbiamo tagliato la spesa, salvaguardando i servizi essenziali ed abbiamo quadrato il bilancio anche grazie all'accordo tra governo ed Anci sulle entrate residue che per Andria risultano di circa 4 milioni di euro.
Abbiamo anche deciso di sospendere gli impegni di spesa – fatta eccezione per le spese contrattualizzate – in quanto abbiamo l'obbligo visti i tempi incerti, di non creare false aspettative tra i cittadini. Ogni impegno di spesa dovrà essere preliminarmente concordato. Solo con entrate certe possiamo dar luogo ad uscite certe. Non intendiamo dare problemi ad aziende, associazioni o a quanti lavorano con l'Ente. E' il momento di una presa di coscienza collettiva e della responsabilizzazione.
Se da un lato ringrazio le forze politiche di maggioranza per l'unità d'intenti mostrata, dall'altro lato, pur riconoscendo che l'opposizione non ha fatto ostruzionismo in aula, devo far presente che dalle stesse forze di opposizione non è venuta una sola proposta, un solo emendamento, ma che come al solito ci sono stati solo fiumi di parole a bilancio approvato.
Capitolo opere pubbliche. A causa della modifica dei parametri attuata dal Governo Monti sulla capacità di indebitamento degli enti – cosa che nessun ente poteva prevedere lo scorso anno – sono state stralciate le opere inizialmente previste e da finanziare solo con mutui da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti. Questo significa che le quasi quaranta opere attualmente cantierizzate o in itinere o da cantierizzare e già finanziate proseguiranno nei lavori e non andranno incontro a nessuno stop. Parliamo di Piazza Duomo, Villa Comunale, Biblioteca Sant'Agostino, ex Mattatoio, ex carcere Santa Maria Vetere, collettori pluviali di via Bisceglie, Fornaci, San Valentino, Palazzo Ducale, primo stralcio lavori area mercatale polifunzionale, solo per citarne alcune tra le più importanti. Stessa cosa vale per l'interramento della ferrovia i cui costi non sono a carico del Comune, ma di Ferrovia Bari-Nord con fondi UE. Per le restanti opere programmate, le stesse potranno comunque essere finanziate in altro modo, con gli oneri di urbanizzazione ad esempio o intercettando altre risorse”.
L'assessore De Feo ha aggiunto che “oltre ad Imu, Irpef e Tarsu non abbiamo allo stesso modo previsto aumenti inerenti la Tosap o sull'imposta di pubblicità o dei diritti sulle pubbliche affissioni. Abbiamo avviato il recupero di Ici e Tarsu evase, riuscendo a censire numerosi contribuenti che prima non risultavano all'ente e portando nelle casse del Comune nuovi introiti. Abbiamo, tra i tanti tagli effettuati, anche dimezzato le spese di rappresentanza o di missioni che già erano ridotte all'osso.
Vorrei far anche presente due novità. In primo luogo con il bilancio pluriennale per via delle nuove normative, gli oneri di urbanizzazione non potranno più essere destinati a finanziare per il 75% la spesa corrente ma solo quella di investimento e che dal prossimo anno la Tres sostituirà la Tarsu con obbligo di copertura integrale del costo. Ciò però comporterà nuovi criteri in riferimento non solo all'abitazione, ma ai componenti del nucleo familiare ed ai rifiuti prodotti. Inoltre Andria, con l'avvio della raccolta differenziata 'porta a porta' certamente andrà incontro a risultati positivi che ci permetteranno di avere agevolazioni in riferimento ad esempio all'ecotassa regionale”.

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