Controlli più stringenti su tutto il territorio da parte di Forze dell’Ordine e Polizie Locali per arginare il diffuso fenomeno dell’uso improprio di bici elettriche e monopattini. Lo ha deciso il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato ieri in Prefettura alla presenza di sindaci e assessori delle città della Bat, con Forze dell’Ordine, Polizie Locali e con la presenza della consigliera regionale Grazia Di Bari.
Un fenomeno, è emerso nel corso della riunione, comune a tutte le città e che Andria sta cercando da tempo di controllare e sanzionare, sebbene il vuoto normativo da parte del legislatore non agevoli l’azione repressiva.
«Un incontro fruttuoso – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Pasquale Colasuonno, presente in Prefettura – in quanto è stato focalizzato il problema principale: la mobilità di bici elettriche e monopattini, su come contrastare l’abuso degli stessi ed infine fare prevenzione ai più giovani. Il Prefetto è rimasto colpito dai numeri che abbiamo raccontato nel report che abbiamo presentato al tavolo di lavoro: un lavoro che le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale hanno eseguito in sinergia da mesi e che dimostrano come sia stata da tempo incrementata la parte repressiva, anche se di difficile soluzione perché – lo ripetiamo – ad oggi non ci sono norme chiare. Ma questo senza trascurare la parte educativo-formativa fatta nelle scuole primarie e secondarie: al fine di promuovere il corretto uso dei dispositivi in argomento e nel tentativo di supplire all’assenza di una norma che imponga l’abilitazione alla guida degli stessi, la Polizia Locale di Andria ha promosso un percorso formativo di educazione stradale che ha coinvolto oltre 3.000 studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Non solo: la PL ha avviato le procedure per la pubblicazione, mediante affissioni pubblicitarie e campagne di comunicazione sociale, di messaggi di sensibilizzazione e informazione sul corretto uso e conduzione di questi mezzi ed è in lavorazione un vademecum informativo da distribuire presso agenzie educative e rivenditori di mezzi elettrici. In tutto questo – conclude Colasuonno – non abbiamo però sottaciuto un altro aspetto del problema: la carenza di organico e la mancanza di un progetto regionale che incrementi con disposizioni specifiche la presenza delle Polizie Locali sui territori. Già da tempo, infatti, abbiamo messo in campo azioni mirate contro questo fenomeno dilagante che mina purtroppo alla sicurezza dei cittadini, però ci aspettiamo che la Regione faccia la sua parte: destini risorse ad hoc. Interessante anche la proposta del Questore Fabbrocini di consorziare le Polizie locali per garantire gli interventi notturni, affiancando così quelli delle forze dell’ordine. Continueremo, come programmato e con la stessa intensità a presidiare la città».
E i report degli interventi delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale di Andria riportano numeri ancora in aumento. Con quelli di ieri i dati sono così aggiornati: su un parco di veicoli e dispositivi elettrici in circolazione pari a 12mila mezzi, cui andrebbero aggiunti quelli venduti tramite piattaforma eCommerce, nel 2024 sono stati 83 i posti di controllo effettuati dalla Polizia Locale con le Forze di Polizia e la Motorizzazione Civile, per un totale di 585 sanzioni e 5 bici sequestrate per confisca (mentre nel 2023 n. 38 posti di controllo e n. 197 sanzioni; nel 2022 n. 32 posti di controllo e n. 234 sanzioni). A tali numeri, si sono poi aggiunte le attività di piantonamento fisico delle aree a maggior criticità, quali le aree pedonali e le zone a traffico limitato.
«L’uso improprio delle bici elettriche rappresenta senza dubbio una piaga per questo territorio, in quanto oltre a mettere seriamente a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale e l’incolumità di conducenti e pedoni, rappresentano, soprattutto in determinate aree, uno strumento per delinquere – ha spiegato il Prefetto D’Agostino -. I controlli sono in costante aumento in tutte le realtà dove questa problematica è maggiormente diffusa e saranno ancor più frequenti, con il contestuale impiego di Forze dell’Ordine e Polizie Locali, nonché con l’ausilio tecnico della Motorizzazione Civile per la verifica della conformità dei mezzi elettrici alle caratteristiche tecniche e costruttive».

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