Siate fedeli a Dio e all’uomo: cioè capaci di frequentare il cielo e la terra, la Bibbia e il giornale, la trascendenza e la storia, gli orizzonti complessivi e i cantieri della cronaca.

Coraggio, miei amici. Il Natale vi dia la percezione del compito straordinario

che siete chiamati ad assolvere, quale che sia la vostra estrazione ideologica e culturale

Non scoraggiatevi. Anche se è buio intorno.

Non tiratevi indietro, anche se avete la percezione di camminare nelle tenebre.

È di notte che è meraviglioso attendere la luce.

Bisogna forzare l’aurora a nascere, credendoci.

Amici, forzate l’aurora. È l’unica violenza consentita”.

(don Tonino Bello)

             L’Incarnazione, mistero di Dio e dell’uomo, riaccenda la nostra passione per la storia, rianimi la nostra sete di luce, dia coraggio alla nostra azione, anche e soprattutto quando è fiacca e cadente, disancorata da un orizzonte di speranza.

            La nostra Città possa animarsi di luci che vengono dal cuore, più che di quelle che per due settimane si accenderanno per le vie e sui balconi.

            Le nostre mani si intreccino in abbracci di pace, non solo per auguri passeggeri e distratti.

            I nostri cuori si aprano al dono di sé, prima di lasciarsi conquistare dalla paccottiglia che l’era dei consumi ci ha imposto.

            Santo Natale e Sereno Anno Nuovo.

                                                                                               Paolo Farina

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