Saranno finanziati con fondi MIT i lavori di realizzazione di una ciclovia urbana, il cui progetto di fattibilità tecnico economica è stato approvato ieri dalla Giunta Comunale. Si tratta del primo percorso cittadino di pista ciclabile che ha l’obiettivo di congiungere due punti distanti della città, situati sul percorso in fase di realizzazione di Ferrotramviaria: il primo in corrispondenza della ciclo-stazione di via Barletta; il secondo la zona delle scuole, in corrispondenza di via Paganini. Una scelta non casuale perché vuole incentivare i giovani all’uso della bicicletta. Il percorso ideato (come si può vedere dalla mappa allegata, percorso in verde pista Ferrotramviaria – percorso blu ciclovia urbana), congiunge i due luoghi distanti attraversando parte dell’anello del centro storico permettendo così una fruizione della pista ciclabile in modo coerente con i servizi principali offerti dalla città. In particolare il progetto prevede la realizzazione di una ciclovia di circa 2,47 km che si estende lungo via Barletta, Via Ferrucci, via Bovio, via De Gasperi, via Pisani, via Petrarca, via Catalani, via Toscanini, via Zandonai e via Paganini fino all’ingresso del Liceo Scientifico Statale “R. Nuzzi”. La particolare conformazione geometrica e le dimensioni della viabilità stradale su cui sarà realizzata la pista non permettono di impegnare una larghezza di 3 metri, necessaria per la realizzazione di una pista a doppio senso di marcia. Quindi sarà di 2 metri e ad un solo senso di marcia. Nelle zone interessate, inoltre, sarà eliminata la corsia di parcheggio. Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, e che vede coinvolti gli assessorati al Quotidiano ed alla Mobilità.

«La città di Andria è interessata da numerosi progetti pubblici che mirano ad avviare quel processo di rigenerazione urbana fortemente basato sul principio della sostenibilità ambientale, oltre che sociale ed economica – ha spiegato l’assessore al Quotidiano Mario Loconte – Il progetto della ciclovia mira a raggiungere questo obiettivo ed è solo un primo tratto a cui dovranno, secondo il PUMS (piano urbano di mobilità sostenibile), aggiungersi altri sul tessuto urbano. La mobilità sostenibile è una condizione posta dalle stesse politiche europee, dalla stessa Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed è una scelta culturale oltre che ambientale che non possiamo più rimandare». «Se fino ad oggi si sono costruite le città per le automobili – commenta l’assessore alla Mobilità Pasquale Colasuonno – è tempo ora di invertire la rotta: dobbiamo costruire le città a misura d’uomo. Siamo proiettati ad immaginare una città che vada in questa direzione, e questo è solo il primo di una serie di provvedimenti che seguiranno, con azioni concrete per un cambio radicale di mentalità. L’amministrazione non può rimanere inerte di fronte ai dati non lusinghieri della qualità dell’aria: deve trovare soluzioni che permettano ai cittadini di lasciare l’auto a casa e usare correttamente i mezzi alternativi, come monopattini, bici e trasporto pubblico». «Puntiamo sulle nuove generazioni per la rivoluzione culturale di cui la Città ha bisogno – commenta il sindaco Giovanna Bruno – Ai giovani diciamo: stiamo creando luoghi e spazi per una mobilità diversa e sostenibile. Siatene i primi testimoni e attori di un cambio di passo non più differibile».

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