Un lungo confronto questa mattina, in sala Giunta, tra le parti interessate per tornare a discutere dell’antenna di via Scipione l’Africano. Convocati dal Sindaco avv. Giovanna Bruno l’azienda Cellnex, Wind Tre, i settori comunali Avvocatura, Attività produttive e Ambiente, con i rispettivi dirigenti, gli assessori Losappio, Di Leo, Colasuonno e Loconte, il Comandante della Polizia Locale, due referenti del Comitato dei residenti di via Scipione con il loro avvocato: reiterata la richiesta di spostare l’impianto in altra zona.
Il sindaco Bruno, facendo propria la preoccupazione dei residenti, è più volte intervenuta per chiedere la sospensione dei lavori. «Anche da ultimo – ha ribadito il sindaco – quando sono iniziate le operazioni di montaggio di allestimento di quell’antenna abbiamo chiesto alla società di valutare altre possibilità che abbiamo anche offerto, come suoli comunali ma anche disponibilità di altri suoli privati. Circostanza ampiamente confermata dalla stessa Cellnex, a più riprese. Resta comunque una difficoltà a monte – ribadisce il sindaco – E’ una materia rimessa alla trattativa con il privato e l’azienda sta andando avanti in questi termini, e più in generale si tratta di materia che la normativa nazionale in qualche modo sottrae agli Enti locali; ecco perché i Comuni possono fare bene poco e potranno fare sempre meno alla luce degli ulteriori sdoganamenti che l’attuale governo di centro destra sta facendo. Ciò nonostante abbiamo provato in due anni a fare tutto ciò che era nelle nostre possibilità, andando pure oltre. E siamo disposti a proseguire in tutte quelle forme in cui ci sarà in qualche modo consentito esercitare un ruolo inibitorio di questa installazione di antenna così a ridosso delle abitazioni private. Nel frattempo – spiega ancora il sindaco – una realtà associativa locale, unitamente a diversi residenti della zona, ci ha notificato ricorso al TAR ponendo di fatto la Pubblica Amministrazione come controparte, mentre avremmo voluto essere all’unisono per il raggiungimento di un obiettivo comune, cioè lo spostamento dell’antenna; richiesta che ho ribadito anche in chiusura di incontro. L’auspicio è che Cellnex voglia ora soprassedere dal completamento e messa in funzione anche per dare segni distensivi e collaborativi ai residenti, preoccupati per la salute».
Sul ricorso al TAR il Giudice ha già provveduto ad esprimersi: da un primo esame esso appare inammissibile e per questo respinge la misura cautelare richiesta ed ha fissato per la trattazione collegiale l’udienza al 24 luglio 2024.
La fitta, puntuale e continua interlocuzione con l’Amministrazione è stata ribadita dalla stessa azienda, che ha ricordato ai presenti come in due anni il confronto con essa non sia mai mancato, anche con la proposta di alternative.
«Personalmente – dichiara l’assessore alla Qualità della Vita Savino Losappio – ho curato la fitta interlocuzione con la Cellnex così come con i residenti, che con il sindaco stesso abbiamo incontrato in altri contesti. Purtroppo la normativa e le fattispecie analoghe ci mettono all’angolo, non potendo assumere alcuna iniziativa in autonomia. Confidiamo che l’appello del sindaco e dei residenti possa essere recepito dall’azienda».
Ora, nelle more dell’entrata in funzione dell’impianto (che di fatto è completato, si attende solo allaccio all’energia elettrica), l’azienda si impegna ad esaminare siti alternativi che saranno forniti dall’avvocato del Comitato dei residenti.

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