Dopo le interlocuzioni informali, le sessioni di incontro con l’assessore alla Qualità della Vita avv. Savino Losappio, intervenuto più volte sul luogo di installazione dell’antenna di telefonia mobile, in via Scipione L’Africano, con il sindaco avv. Giovanna Bruno, dopo i numerosi altri tentativi di mediazione con la società Cellnex, sono giunte oggi le operazioni di installazione dell’antenna de quo. Per questo il sindaco Bruno ha inviato in data odierna una lettera alla società, al suo ufficio legale ed all’ARPA Puglia, per «chiedere una ulteriore valutazione, questa volta in extremis, dell’intera vicenda che, nelle scorse ore, in seguito alle imponenti operazioni di installazione, ha suscitato ulteriore sgomento ed indignazione nei residenti, ma non solo» ribadisce il sindaco.
«Oggettivamente l’impianto è situato a ridosso immediato delle abitazioni, più che in altri contesti in cui in precedenza si sono condotte attività simili – si legge nella missiva – Una invasione di campo violenta, difficile da giustificare e da accettare, al di là di norme, procedure ed autorizzazioni. Un danno di immagine, una deturpazione ambientale, una fonte di preoccupazione, un’alterazione dello stato dei luoghi che mi impone la richiesta accorata di sospensione e rivalutazione dell’intera progettualità.  Reitero la disponibilità a riavviare una interlocuzione ex novo, basata sul buon senso, sulla possibilità di individuare altri siti che non offendano la dignità dei residenti (e conseguentemente di tutta la comunità che rappresento) in maniera così irruenta». L’Amministrazione sta lavorando altresì alla pianificazione nel prossimo futuro. «Nei prossimi giorni – spiega l’assessore Losappio – provvederemo a convocare presso gli uffici comunali le società che hanno presentato il piano delle localizzazioni delle antenne che saranno installate prossimamente in città. Tanto, al fine di poter concordare con le stesse la migliore collocazione possibile, in attesa di aggiornare il piano di localizzazione comunale. Ribadisco – conclude Losappio – che allo stato nessun altro intervento risulta possibile atteso che, com’è noto, trattasi di materia sottratta alle competenze degli enti locali».

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